“Rock and Roll never dies”: l’Italia con i Maneskin vince l’Eurovision 2021
Rotterdam.
All’Eurovision Song Contest presso il Rotterdam Ahoy vince l’Italia con il rock dei Maneskin dimostrando così che il rock è immortale. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo con il brano Zitti e buoni, la band romana è volata nei Paesi Bassi a rappresentare l’Italia, trascinando, emozionando, dandoci la carica.
Ha vinto il rock, la contestazione, la grinta, la gioventù con la sua rabbia e con la sua indiscussa capacità di poter cambiare le cose, ricordando una professoressa che era solita dire proprio “zitti e buoni”, ma i ragazzi hanno tante cose da dire e lo sanno fare con trasgressione e stile.
Senza neanche il televoto italiano, i Maneskin si sono così classificati al primo posto con 524 punti seguiti dalla Francia rappresentata da Barbara Pravi con Voilà, 499 punti mentre al terzo posto si è posizionata la Svizzera con Gjon’s Teras in Tout l’Universe, 432 voti. Colpisce ma non sorprende il risultato di zero voti ricevuti in totale per il Regno Unito, voti che dovevano essere l’espressione sia delle preferenze degli altri paesi che del televoto.
La canzone dei Maneskin è stata quella più cliccata sul web tra le canzoni dell’Eurovision, la più ascoltata su Spotify, il testo premiato dalla critica.
Per questioni di politically correct, il brano è stato presentato modificato, accorciato per entrare nel limite consentito e con la sostituzione di due parole o per meglio dire parolacce. Morale della favola? I Maneskine hanno vinto, un vero trionfo, e nel finale Damiano ha cantato la canzone vincitrice senza le censure a cui era stata obbligata.
“Siamo fuori di testa …”
E’ la terza volta che l’Italia porta a casa la vittoria di questa manifestazione: era il i964 e a vincere è una giovanissima Gigliola Cinquetti che cantava Non ho l’età, poi è stata la volta di Toto Cutugno, nel 1990, con Insieme ed ora i Maneskine, dopo 31 anni.
Così Damiano David, voce, Victoria De Angelis, basso, Thomas Raggi, chitarra, Ethan Torchio, batteria, hanno riportato l’Italia sul podio per cui nel 2022, il festival musicale internazionale nato nel1956 a Lugano, poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale sul modello del nostro Festival di Sanremo, organizzato annualmente dai membri dell’Unione Europea di radiodiffusione, si terrà proprio nel Bel Paese.
