Ignoranza e saccenteria
di Giuseppe Moesch*
Ho chiesto a “AI Overview” cosa si intende per giacobino nella accezione comune, e ne trascrivo di seguito la risposta:
Nella accezione comune, un “giacobino” si riferisce a un sostenitore delle idee e delle politiche della Rivoluzione francese, in particolare del periodo più radicale e estremista, spesso chiamato “Terrore”.
Più precisamente, “giacobino” deriva dal nome del “Club dei Giacobini”, un’associazione politica francese che ebbe un ruolo centrale nella Rivoluzione. I membri del Club dei Giacobini, tra cui Robespierre e Saint-Just, erano ferventi sostenitori della repubblica, della sovranità popolare e di un governo rivoluzionario radicale.
Nel linguaggio corrente, la parola “giacobino” può essere usata in modo più generale per indicare una persona che è radicale, estremista, e che non si accontenta di un compromesso o di una soluzione moderata.
In sostanza, un giacobino in accezione comune è un “estremista”, un sostenitore di una causa politica radicale, che è disposto a usare mezzi estremi per raggiungere i suoi obiettivi.
Premesso che l’Intelligenza Artificiale non rappresenta il contenuto di un testo sacro, è purtuttavia la sintesi di quanto normalmente viene scritto su libri e pubblicazioni varie che vengono da quel sistema condensati dopo opportuna valutazione.
Ho sempre sostenuto che il più grande problema della nostra società sia rappresentato dall’ignoranza, ovvero alla mancanza di cultura, stratificata a seguito della squalificazione della scuola, per colpa di una politica tesa al consenso a scapito della qualità, che va avanti dal ’68 in poi.
Gli effetti sono tangibili nei comportamenti genitoriali formatisi a decorrere da quell’epoca, e gli episodi di cronaca quotidiani e crescenti non fanno che confermare quella tendenza alla deresponsabilizzazione collettiva.
Assai più perniciosa appare la figura del saccente.
Rileggo la definizione che un modesto testo della cultura italiana, ovvero L’enciclopedia Treccani, offre del termine:“Ostentazione noiosa e irritante della propria erudizione, delle proprie cognizioni, spesso superficiali e, talvolta, solo presunte”. ed il commento di un Modesto scrittore obsoleto cioè Luigi Pirandello, già premio Nobel per la letteratura: per la sua saccenteria. si rende antipatico a tutti; la calma, la saccenteria spavalda di questo giovanottino laureato di fresco m’irritarono.
Spesso accade che, forse in occasione della redazione di una tesi di laurea compilativa uno stimato docente affidi ad uno studente il compito di leggere qualche testo da consultare, ma altrettanto spesso accade che restino gli unici testi di riferimento, avulsi dalla cultura precedente e seguente, ma sempre avulsi dalla realtà e diventano il leitmotiv di una vita basata sul principio dell’ Épater les bourgeois, cioè impressionare i borghesi, che restano attoniti per tanta cultura.
*già Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno
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