Omicidio Vassallo: svolta nelle indagini, quattro gli arresti tra cui un Colonnello dei Carabinieri

di Claudia Izzo-

L’arresto.

E’ stata data stamane esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, da parte del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri di Roma, nei confronti di quattro persone a cui è contestato il concorso nell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010, a Pollica.

Ad essere arrestati: il Colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo già in servizio a Salerno;  l’ex sottoufficiale e collaboratore del militare, Lazzaro Cioffi, già condannato per reati in materia di stupefacenti; Romolo Ridosso appartenente all’omonimo clan Loreto Ridosso, attivo nella zona di Scafati e l’imprenditore Giuseppe Cipriano, detto Peppe Odeon, titolare di una sala cinematografica a Scafati. Tra i quattro arrestati risultano, dunque, anche due Carabinieri, a conferma della pista che la Fondazione ha perseguito dal 2011.

La richiesta da parte della “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” al Ministro dell’Interno.

Una concreta svolta nelle indagini, dunque, nell’omicidio del Sindaco Pescatore mentre la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, nelle persone del Presidente Dario Vassallo e del Vicepresidente Massimo Vassallo, chiede al Ministro dell’Interno una urgente ispezione al Comune di Pollica per far luce sull’omicidio e sulle gestioni amministrative: “Con questi arresti si apre finalmente uno spiraglio di verità; chiediamo al Ministero dell’Interno un’ispezione urgente al Comune di Pollica per fare piena luce su anni di danni e silenzi. La nostra determinazione è stata ripagata dall’incontro con il procuratore Giuseppe Borrelli, che ha creduto in questo filone di indagine, portandoci finalmente alle prime svolte concrete in una vicenda drammatica che ha segnato la nostra famiglia e tutto il Cilento,” dichiarano Dario e Massimo Vassallo.

“Siamo solo alle battute iniziali di una tragedia che ha sconvolto il territorio e per la quale chiediamo giustizia piena”. “L’omicidio di Angelo Vassallo non si è fermato il 5 settembre 2010: i danni morali e materiali alla comunità e alla nostra terra continuano a distanza di 14 anni, due mesi e due giorni,” proseguono Dario e Massimo Vassallo.

“In questo giorno importante, chiediamo allo Stato di fare piena luce, non solo sull’omicidio, ma anche sulle gestioni amministrative che hanno inciso profondamente sul Comune di Pollica e sul Cilento”. In linea con questa richiesta, la Fondazione annuncia che il proprio impegno proseguirà, insieme alla commissione d’indagine per il “Sistema Cilento e l’omicidio di Angelo Vassallo”, promossa dal senatore Antonio Iannone e dal deputato Pino Bicchielli.

Il caso Vassallo.

Erano le 22.15 del 5 settembre 2010, quando ad Acciaroli, frazione di Pollica, viene ucciso   Angelo Vassallo, 47 anni, tre mandati  da sindaco,  in quello che è stato definito omicidio di matrice camorristica: è il Pubblico Ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ad avanzare infatti  l’ipotesi che alla base del brutale agguato ci fosse l’intenzione da parte della camorra di  punire il rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali.

L’omicidio prende, dunque, le pieghe di un omicidio di matrice camorristica con  9 colpi di pistola calibro 9 sparati a bruciapelo, 7 andati a segno.

I depistaggi.

L’ipotesi investigativa durante tutti questi anni si è mosso intorno al fatto che il Sindaco Pescatore stesse per denunciare un traffico di droga di cui era venuto a sapere che coinvolgeva proprio il porto della sua amata Acciaroli. Nel tempo sembrerebbero essere emersi anche depistaggi, come rende noto la Procura di Salerno, dal momento che le indagini effettuate subito dopo il delitto avrebbero portato l”inchiesta verso il nulla.

Nel  2015 Bruno Humberto Damiani è indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo. Si tratta di un un italo – brasiliano, spacciatore di droga.

Ma la storia è molto più complessa.

Fabio Cagnazzo, l’ufficiale dei carabinieri arrestato oggi, non in servizio in quella zona al momento dell’omicidio, prende autonomamente una iniziativa: acquisisce le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona in cui si è svolto l’omicidio di Angelo Vassallo e le fa esaminare ai suoi uomini-per non perdere tempo- dirà poi. Affermerà inoltre che nelle immagini viste Damiani si trovava accanto al Sindaco vassallo con altri due uomini. Damiano è l’uomo giusto su cui far cadere le colpe, ma altre immagini documenteranno la presenza di Damiano al porto di Acciaroli mentre si consuma l’omicidio.  Da qui i tanti depistaggi.

Damiani è l’uomo giusto, viene accusato e poi scagionato.

Nel 2018 l’attenzione si sposta su Lazzaro Cioffi, Brigadiere dei Carabinieri, genero di un camorrista e molto legato a Fabio Cagnazzo. Cioffi è già stato arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti. Cioffi, che dal 1991 fino a pochi mesi prima dell’arresto, aveva lavorato nel nucleo investigativo di Castello di Cisterna, risultava essere colluso con il clan Caivano. La deduzione è che Cioffi faceva parte del clan anche il giorno dell’omicidio del sindaco.

Nel 2022 nel registro degli indagati vi finiscono  nove persone tra cui  Cagnazzo e Cioffi.

Si attendo i risvolti di questa dolorosa pagina della storia del nostro Sud.

 

 

 

 

 

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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