Scarcerato il marito di Siu, l’influencer colpita al petto e uscita dal coma farmacologico
di Claudia Izzo-
Quella postata l’8 maggio sui social è l’ immagine di una famiglia felice: tutti sorridenti sul divano di casa, eppure fino a ieri per questo padre di famiglia, Jonathan Maldonato, 34 anni, l’accusa era di tentato omicidio nei confronti della moglie, l’influencer italo- marocchina Soukaina El Basri, 30 anni, finita in coma farmacologico per un foro al petto. L’uomo che non aveva ammesso nessun coinvolgimento nel ferimento della moglie ha fatto nascere non pochi dubbi sul suo racconto per cui era finito in arresto. Il Giudice per le Indagini preliminari, Francesca Tortora, dopo il colloquio di ieri di cinque ore, non ha però infine convalidato l’arresto dell’uomo per tentato omicidio pluriaggravato ma ha reso valido l’obbligo di firma ed il divieto di avvicinamento alla moglie.
I protagonisti della vicenda.
Jonathan Maldonato, che su Facebook si fa chiamare Johnny Jonathan, ha 37 anni, lavora presso la filiale di una nota azienda che produce caffè vicino Vercelli ed è stato in carcere dal 22 maggio a ieri con l’accusa di tentato omicidio. Lei, Soukaina El Basri, nota sui social come Siu, è una influencer con 84mila follower.
I due si sono conosciuti da giovanissimi e sposati nel 2018. Dal matrimonio sono nate due bambine. Eppure qualcosa offusca questa idea di serenità familiare. Già nel 2023 l’influencer aveva denunciato il marito per maltrattamenti, denuncia poi ritirata. Da indiscrezioni trapela l’esistenza di un rapporto problematico.
Il caso.
La donna, il 16 maggio scorso, si era recata al Pronto Soccorso dell’ospedale degli Infermi di Ponderano, Biella, per un forte dolore per una ferita profonda, un profondo foro in pieno petto. La causa, secondo quanto affermato dall’influencer, sarebbe stata una caduta in casa. Poi, collassata per una emorragia interna, priva di conoscenza, è stata trasportata d’urgenza al Maggiore di Novara con lacerazione dell’arteria mammaria. Qui la donna è stata in coma farmacologico fino al 24 maggio quando si è risvegliata, fuori pericolo, ma le sue condizioni restano gravissime ed i medici no hanno ancora dato il consenso per l’interrogatorio. Si conclude che la ferita sarebbe stata inferta da un cacciavite o punteruolo, arma non ancora trovata.
Jonathan Maldonato aveva affermato, in prima battuta, che la moglie si fosse fatta male scivolando sull’angolo di un mobile. Il primo sopralluogo ha però rafforzato i sospetti che le cose fossero andate diversamente. Il 18 maggio, quando l’uomo era già iscritto nel registro degli indagati, cambia versione: si sarebbe trattato di un gesto autolesionistico per una forte depressione. Viene effettuato il secondo sopralluogo e viene rilevata la contraddittorietà della versione. Eppure mentre la donna era finita in coma farmacologico, qualcuno sarebbe entrato nella villetta di Chiavazza strappando i sigilli dell’Autorità Giudiziaria.
Domani è previsto un sopralluogo nella villetta di Chiavazza da parte dei legali dell’influencer per valutare la scena del crimine.
