Giunta al termine la XIV edizione del Festival Salerno in CORTOcircuito “Sguardi sulla citta'”, vince il Premio Giornalistico “Il vicolo dei sogni”

di Claudia Izzo

Grande entusiasmo per le tematiche toccate nell’ambito della XIV edizione del Festival Salerno in CORTOcircuito “Sguardi sulla società”, organizzato dalla rete dei Giovani per Salerno, con la direzione artistica di Gianluca De Martino,  appena conclusosi presso gli spazi del Teatro Nuovo e del Foyer Cafè Letterario di via Laspro con i suoi  20 lavori proposti:  11 cortometraggi, 7 documentari e 2 video fuori concorso.

Ottima l’organizzazione delle tre serate dal 6 all’8 ottobre, ben curate la regia, la grafica, la selezione dei corti, l’accoglienza grazie a  Giuseppe Della Mura (video maker), Iolanda D’Avino (grafica e comunicazione social), Vincenzo Mele (selezione corti e biografie autori), Pietro Ammaturo (selezione corti e giuria tecnica), Federico Melella (selezione corti e logistica), Rosa Borrelli e Maria Rosaria Cardenuto (accoglienza e logistica), Raffaele Bassi e Andrea Pastore (cabina di regia), nell’ambito delle quali non sono mancati dibattiti che hanno stimolato i presenti a riflessioni sulla società in cui viviamo.

La Giuria giornalisti composta da Claudia Izzo, Andrea Bignardi, Pietro Marchesano, Federica Inverso ha assegnato il Premio “Marta Naddei” come miglior lavoro audiovisivo al Documentario “Il vicolo dei sogni” di Lorenzo Giroffi.

Il documentario narra di un gruppo di ragazzini napoletani che si organizzano per abbellire il loro vicolo per i festeggiare lo scudetto del Napoli calcio. La raccolta dei soldi necessari, restituiti in caso di sconfitta, sottolinea la bellezza ancora esistente nei ragazzini di oggi, a Napoli. Il lavoro, offrendo mille spunti di riflessione, è una possibilità di riscatto per i protagonisti non attori, che attraverso questo mezzo hanno raccontato Napoli, il loro vicolo e le mille loro potenzialità. A vincere il vero scudetto sono proprio i ragazzini protagonisti.

La Giuria tecnica, composta dal docente di cinema Pietro Ammaturo, dalla pittrice artista Anna De Rosa, dal docente di comunicazione sociale Antonio Monizzi, dal docente di musica Tiziano Citro, dalla docente di fotografia Tiziana Varani, dalla direttrice del Festival del Cinema di Salerno Paola De Cesare, al termine della proiezione dei lavori in gara si è riunita e ha assegnato i vari premi.

Il Premio “Elvira Notari” al MIGLIOR CORTOMETRAGGIO per la Giuria popolare al lavoro “Per averci creduto” di Luca Guardabascio che ha affrontato il tema della violenza sulle donne, con una storia vera, tratto dall’omonimo libro di Sandra Pagliuca.

Al lavoro è stata assegnata dalla Giuria tecnica anche la Menzione “Temistocle Marzano” per la MIGLIOR COLONNA SONORA ideata dalla giovane cantautrice Susanna Reppucci, che ha affermato :” la canzone è nata in un momento diverso rispetto al cortometraggio ma si sono compenetrati subito”.

Se l’amore non è possesso ma libertà, questa è una storia di plagio, dove il narcisismo ed il delirio di onnipotenza legano morbosamente un medico alla sua paziente ” Sei la mia creatura”, dirà il medico, personaggio chiave di quest’opera. Il cortometraggio, come il libro  +che ha in sè una funzione catartica per la protagonista, “è un processo di liberazione questo video perchè l’immagine arriva prima della parola”, ha commentato Sandra Pagliuca. ” Il mio riscatto è questo, io non capivo di essere in una stanza segreta, metaforicamente invito tutti ad uscire dalla propria”.

Il Premio “UGO PIRRO” MIGLIOR CORTOMETRAGGIO per la Giuria tecnica è stato assegnato al Cortometraggio “So arrivato” di Loreto Crisci e Rodolfo Fornario appassionato lavoro, tratto da “Conversazione con Dio”  che ha affrontato il tema delle solitudine e dell’omosessualità grazie ad una magistrale interpretazione dell’attore Emilio Massa che infatti ha ricevuto anche la Menzione “Beatrice Vitoldi” per la MIGLIOR RECITAZIONE.

 

Un corto girato in una sola notte in grado di esprimere  la ricerca dell’amore, di qualcuno che ci ami per ciò che siamo, la delusione, il dolore, la profonda solitudine di chi è privo d’amore. Topica la scena finale in cui il protagonista piange e ride, in una sorta di attesa sospesa, omaggio ad un grande intellettuale napoletano,  Giuseppe Patroni Griffi, in Cammurriata, Canti di Malavita, scritto per Leopoldo Mastelloni.

Il Premio “Aurelio Laino” MIGLIOR DOCUMENTARIO è stato assegnato al Documentario “Decostructo” di Marina Ingenito che invita a decostruire gli stereotipi di genere,  ha raccontato il tema della violenza sulle donne partendo dalle manifestazioni femministe dando voce sia alle donne che hanno subìto violenza, sia a quelle impegnate in prima fila per quella che ormai è una emergenza nazionale.

La Menzione “Trotula De Ruggiero” per il MIGLIOR LAVORO AUDIOVISIVO DELLE SCUOLE è stata assegnata al Documentario “Della stessa madre” delle classi 3°B e 4°B Liceo Statale “Alfano I” con la regia di Enrico Francese che ha raccontato l’amore e l’umanità di Mamma Lucia a Cava, l’anziana donna di Cava de’ Tirreni che al termine della Seconda Guerra Mondiale, recuperò centinaia di corpi di soldati, in maggioranza tedeschi, prima alleati e poi nemici dopo l’8 settembre .

Una mamma che accoglie metaforicamente tutti i caduti nel suo grembo senza guardare le bandiere di appartenenza. “Sono tutti figli di mamma” ebbe a dire Mamma Lucia, la donna che rifiutò il vitalizio che la Germania le offrì per i militari tedeschi ritrovati.

La Menzione “La Divina” per il miglior lavoro audiovisivo di PROMOZIONE TURISTICA DI UN LUOGO è stata assegnata al Documentario “La terra mi tiene” di Sara Maniseri, premiata dall’ Associazione di promozione e di accoglienza turistica Ecstra, partner del Festival.

Il documentario narra di una  comunità legata alla produzione di grano nel Cilento, i mille sacrifici, i tempi lenti della crescita di questo cereale in una società che vuole risposte nell’immediato. Morte, vita e speranza si celano nella crescita del grano, sottolineando quanta umanità si raccoglie intorno alla sua produzione, “un processo di valore reale, oltre il brand, processo colto ed innovativo”.

Il Premio delle Arti, scelto dal team della Vitruvio Entertainment, partner da molti anni del Festival, è stato assegnato al Cortometraggio “Una guerra entre nosotros” della Compagnia Encuentro.

Un intreccio di danza, guerra e amore dove l’omosessualità si svela in un rapporto intenso “tu hai lottato per me, amore, continuerò a lottare per te, per lei, lui, noi, voi, loro, per me…”

Al Teatro San Genesio ed alla famiglia Nisivoccia è stata assegnata la Menzione alla CARRIERA DELLA PERSONALITÀ/REALTÀ LOCALE del mondo artistico salernitano per aver contribuito in tanti anni alla crescita culturale del mondo artistico salernitano, attraverso la formazione teatrale di decine di giovani. Hanno ritirato la menzione Roberto ed Anna Nisivoccia  emozionati ed anche un po’ sorpresi, vista la poca attenzione avuta in questi anni dalle diverse Istituzioni locali, come essi stessi hanno sottolineato. Insieme al pubblico in sala sono stati ricordati Alessandro Nisivoccia e Regina Senatore fondatori del Teatro San Genesio chiuso nel 2010.

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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