La Salernitana c’è. Sofferto 2-0 col Mantova
di Sergio Del Vecchio-
Ancora uno scontro salvezza all’Arechi. Ancora una larga partecipazione della tifoseria di casa a sostegno della propria squadra. Quasi 19.500 gli spettatori, tra questi, in tribuna, c’è anche Danilo Iervolino. Il Mantova per il momento è fuori dai playoff, ma il gruppo di coda è folto e la situazione può cambiare velocemente.
Possanzini cambia formazione in difesa e in attacco. Bani e Brignani prendono il posto di Giordano e De Maio, mentre in avanti Bragantini completa il trio dei trequartisti al posto di Galuppini. Ecco la formazione completa: Festa tra i pali; Brignani, Cella, Radaelli e Bani in difesa; Trimboli e Burrai a centrocampo; Bragantini, Mancuso e Fiori dietro la punta Mensah.
Stessa formazione invece per Marino che, anche alla luce delle sue dichiarazioni del dopo partita con lo Spezia, non aveva censurato la prestazione esterna dei suoi. Rientrano Bronn e Girelli, ma partono dalla panchina. Per la Salernitana: Christensen tra i pali; Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili il trio difensivo; Ghiglione, Zuccon, Amatucci e Corazza sulla mediana; Verde e Soriano alle spalle di Cerri.
Il primo tempo
Il Mantova parte più convinto, cercando di mettere in difficoltà gli avversari con scambi veloci, non sempre precisi. Da notare in particolare la posizione di Radaellli, che si sgancia per fare superiorità numerica in attacco. Nei primi minuti non succede granché, le due squadre si studiano, i granata cercano di tenere alto il baricentro per aggredire gli avversari ma l’imprecisione anche qui si fa notare più delle giocate. Da entrambe le parti la paura porta ad esasperare i contrasti e il gioco diventa falloso.
La partita si accende al 9’, Radaelli riceve in area da buona posizione, fra tiro e cross opta per il secondo, provvidenziale l’intervento di Ferrari che sventa il pericolo. Sul capovolgimento di fronte, Verde d’esterno sinistro vede Soriano libero sul versante opposto, il tiro è violento ma non inquadra lo specchio della porta.
Un minuto dopo Amatucci tenta di pescare Cerri in area che si scontra con Festa in anticipo su di lui, fortunatamente non ci sono conseguenze per entrambi. Ghiglione nel frattempo aveva ribadito in rete a porta sguarnita per il tardivo fischio del fallo in attacco da parte del signor Prontera.
Al 21’ ci prova Trimboli da fuori dopo un primo tentativo di Fiori. Il suo tiro esce lontano dal palo alla destra di Christensen.
Il Mantova raddoppia spesso i portatori di palla che agiscono sulle fasce laterali impedendo la costruzione dell’azione finalizzata al cross da parte della Salernitana. Assistiamo infatti a una serie di tentativi di cross abortiti oppure fuori misura. Sul versante opposto il Mantova appare bloccato, c’è molta distanza fra i reparti e spesso Mensah è isolato o reso inoffensivo da Ferrari.
Al 29’ per dovere di cronaca dobbiamo annotare un tentativo di Cerri da fuori area: più che un tiro è un passaggio per Festa.
Alla mezz’ora l’arbitro incomincia a dare aria ai cartellini. La partita non è cattiva, ma molto spezzettata per i continui interventi al limite del regolamento. Per il Mantova ne fanno le spese Brignani e Radaelli.
Ancora Salernitana: al 32’ Corazza cerca di pescare la testa di Verde sul secondo palo ma il numero 31 non riesce a trovare lo specchio della porta.
Minuto 33, finalmente al Mantova riesce il contropiede: amnesia granata, Bragantini si fa tutto il campo partendo dalla sua tre quarti senza trovare nessuno a sbarrargli la strada, arrivato nei pressi dell’area verticalizza per Mensah che non non trova il tiro solo per il provvidenziale intervento in scivolata di Ruggeri, che conferma la fiducia di Marino con un’ottima prova.
L’immagine del momento granata è tutta nella progressione di Cerri, lanciato in contropiede al 35’. L’attaccante granata, uomo contro uomo, non riesce né a tirare, né a sfondare, finendo a terra con lo sguardo rivolto all’arbitro che fa cenno di proseguire. E’ una situazione di stallo in cui la Salernitana evidenzia la mancanza di un uomo “di gamba” in grado di saltare l’uomo creando superiorità numerica. La manovra ragionata per essere efficace richiederebbe invece precisione nei passaggi e controllo palla, cosa che invece nel pomeriggio di oggi non sempre si vede in diversi giocatori, tra cui Corazza e Amatucci.
Il gol di Amatucci
Quando il primo tempo ormai sembra destinato a rimanere in equilibrio, visto che il Mantova non sembra avere intenzione di alzare il ritmo e sembra accontentarsi del risultato, ecco che all’ultimo minuto, all’ennesimo tentativo dei padroni di casa di cercare il gioco aereo, la Salernitana trova il vantaggio. Cross da destra di Ghiglione intercettato dalle maglie bianco rosse, la respinta di Brignani arriva appena fuori area nella zona di Amatucci che è lesto ad apparecchiarsi il sinistro e andar giù di collo piede dritto sul primo palo di Festa. E’ un missile che gonfia la rete e rompe l’incantesimo del primo tempo in casa senza reti.
Il secondo tempo
Nessun cambio nella ripresa. All’8’ Soriano va vicinissimo al raddoppio con un tiro di destro a incrociare, su appoggio di testa di Lochoshvili, che lambisce il palo alla destra di Festa. E’ soltanto una fiammata però, la Salernitana è rientrata in campo per mantenere il risultato, il ritmo è blando, la squadra non sale, l’intenzione sembra quella di contenere il Mantova e tentare qualche sortita in contropiede.
E’ quello che avviene al 13’ quando Cerri riesce a liberarsi di Cella e a puntare la porta. Stavolta il centravanti interrompe il digiuno riuscendo a superare Festa, ma l’arbitro è di un altro avviso e annulla per fallo in attacco. Da rivedere al rallenty.
Al 19’ ci prova anche Corazza tentando il tiro a giro all’incrocio da fuori area, ma il pallone non prende l’effetto sperato e si spegne sopra la traversa.
La Salernitana mostra segni di stanchezza. Soriano è esausto e va a posizionarsi in copertura. Così anche Ghiglione. Zuccon, reduce da infortunio è in riserva e Cerri ha finito la benzina. Ancora insufficiente la prova di quest’ultimo, apparso lento e in affanno, sempre a terra nei contrasti, sbaglia quasi tutte le rifiniture di testa, cosa che dovrebbe essere il suo pezzo forte.
Possanzini cambia l’attacco, dentro Paoletti per Mensah, Debebedetti per Fiori e Galuppini per Bragantini.
Marino risponde ai cambi richiamando Cerri e Zuccon per Simy e Tello.
Resta una Salernitana lenta e tutta ripiegata all’indietro Alla mezz’ora escono anche Verde per Tongya e Ghiglione per Stojanovic. Nonostante le sostituzioni, la situazione non cambia, il possesso palla è sempre del Mantova che non più in grado di costruire azioni e si affida ai cross. Al 36’ Galuppini di testa, centrale per Christensen, tre minuti dopo è la volta di Debenedetti, sempre di testa, anche stavolta Christensen risponde presente.
