Autonomia differenziata, è ora che ognuno faccia la propria parte
di Antonino Papa-
Le polemiche scatenate dalle opposizioni dopo l’approvazione della legge sull’Autonomia Differenziata hanno dimostrato ancora una volta, a conferma del teorema della “democrazia di facciata”, l’inconsistenza politica di alcune formazioni, e dei propri leaders, e l’utilizzo strumentale di ogni atto del Governo al fine di sobillare folle non informate perché bersaglio di verità distorte.
Non è la prima volta, infatti, che constatiamo con mano la disinformazione voluta da PD, M5S e sinistre ambientaliste; è sufficiente girare sui social per rendersi conto di quante menzogne sono stati imbevuti gli adepti di tali movimenti, un esempio su tutti: si incolpa il Governo per l’aumento del costo della vita negli ultimi due anni ignorando del tutto che la causa di tutto ciò è stata l’inflazione e relative politiche della BCE.
Ma non è tutto, si nega l’evidenza sui dati economici diffusi dall’Istat e da molte autorevoli testate finanziarie, italiane ed estere, sostenendo l’esatto contrario della realtà; lo sanno anche i bambini delle elementari che l’occupazione è aumentata, così come il tasso di crescita, la capitalizzazione di mercato dei titoli dell’indice FTSE MIB e molto altro.
Questi politici di basso livello cercano in ogni modo di gettar fango sull’intera Nazione, anche in consessi esteri, pur di irretire i seguaci e scagliarli con odio (questo è il termine esatto) contro chi, secondo la democrazia che loro pretendono di rappresentare, ha avuto il consenso popolare dimenticando che loro hanno governato grazie ad accordi di palazzo che nulla hanno a che vedere né con la democrazia e tantomeno con la Costituzione.
In una nazione civile, con una popolazione informata e matura per la democrazia, questi partiti sarebbero all’1% o non esisterebbero affatto; d’altro canto cosa ci si aspetta da leader che promettono redditi di cittadinanza per avere ritorni elettorali, libertà per chi commette reati attraverso il controllo della magistratura e tentativi di imporre anche le parole da usare adducendo le solite cantilene di razzismo, anti-semitismo e fascismo? Questa non è politica ma accattonaggio in perfetto stile tipico delle peggiori dittature sudamericane.
Ora si usa l’Autonomia Differenziata per far finta di voler proteggere il Sud quando durante decenni di loro Governi per il Meridione non è stato mosso un dito, ed a confermarlo è anche l’ultima relazione semestrale della DIA, oltre che Istat e tutti gli istituti di ricerca.
Autonomia Differenziata non significa che lo Stato Centrale si disinteressa totalmente delle regioni, introduce, invece, un elemento fondamentale che questi grandi professori hanno sempre ignorato, ovvero il principio del merito e della capacità di essere virtuosi nella gestione dei soldi pubblici.
È molto semplice sperperare risorse, spesso per incompetenza e idiosincrasia al lavoro, e poi andare a piangere a Roma per chiedere di appianare buchi miliardari, oltretutto utilizzando strumentalmente la tematica per spingere i meridionali contro qualcuno o qualcosa imbevendoli ancora una volta di menzogne.
Chi scrive è Meridionale, fiero delle proprie origini e non certo “razzista” ma esistono dinamiche che, da tempo immemore, hanno trascinato il Sud nella melma in cui si trova; queste consuetudini devono essere eliminate, far finta di non vedere, non sentire, votare non ascoltando programmi e proposte bensì “per avere il favore”, non contare sulle proprie forze in attesa della raccomandazione o giustificando i propri affini, concittadini o amministrazioni anche negando evidenti carenze e connessioni criminali, come si suol dire “ogni scarrafone è bell a mamma sua”.
L’Autonomia Differenziata ha proprio lo scopo di responsabilizzare i cittadini e gli amministratori regionali che ora devono navigare remando con le proprie braccia e non con quelle di Roma, o di chi opera in maniera corretta per poi vedere i frutti di duro lavoro essere destinati a regioni in cui regna caos e dissesto finanziario.
Anche io, se fossi settentrionale, mi arrabbierei, e non poco, se vedessi che ogni anno ingenti risorse destinate alla mia regione (virtuosa e con conti in ordine) debbano essere deviate per ripianare bilanci di regioni del Sud.
Per avere le idee più chiare è sufficiente osservare due fenomeni, il primo è documentarsi su quali formazioni politiche hanno preso più voti nelle zone notoriamente a più alta densità criminale; il secondo è la Basilicata, che rammento è anch’essa Meridione, che non ha mai avuto problemi quali dissesti finanziari, truffe ogni trenta secondi, criminalità, inefficienze e così di seguito.
Sono extraterrestri per caso? No affatto, sono semplicemente donne e uomini che fanno il proprio dovere, a tutti i livelli, senza lamentarsi o piangere ed accusare il prossimo quando vi sono difficoltà.
Pertanto, basta con la negazione della realtà; ben venga l’Autonomia Differenziata e tutto ciò che essa comporta, è il momento che la parte sana del Meridione prenda il sopravvento ed imprima un cambiamento di rotta epocale ad una delle terre più ricche del pianeta ma che sciaguratamente non ha mai beneficiato di un solo centesimo del loro sfruttamento; e non si disquisisca sulle “dominazione e deturpazioni” perché siamo nel 2024 e dopo due guerre mondiali e fiumi di miliardi confluiti al Sud attraverso leggi ad hoc, casse del mezzogiorno, terremoti e così via. Dove sono finiti tutti questi soldi? Basta piangere, soprattutto basta politici intellettualmente disonesti.
