Il Corallo, nato dal sangue della Gorgone.

di Luigi D’Aniello-

Il corallo è associato al segno zodiacale dei pesci, segno d’ acqua.
Sensibili ed emotivi, i nativi sotto questo segno sono capaci di grande dedizione e sacrificio e di amicizia vera e profonda.

In natura i coralli sono colonie di minuscole creature, i polipi (da non confondere con i cefalopodi con otto tentacoli), che, riunite tra loro, formano un “superorganismo” in grado di costruire, nel corso di migliaia di anni, strutture lunghe centinaia di chilometri dette barriere coralline formate proprio dalle secrezioni di calcare dei vari scheletri.

I coralli hanno una vita piuttosto attiva, molti di loro infatti sono carnivori e si nutrono dei pesci che rimangono intrappolati nei loro minuscoli tentacoli urticanti, altri, invece, traggono dalle alghe il nutrimento .

Il loro processo di produzione è particolare , tutte insieme ad un certo periodo dell’anno rilasciano in acqua milioni di uova e spermatozoi che vengono lasciati in balia della corrente. Pochissime uova riescono a incontrare lo spermatozoo ,ma quando questo accade l’uovo viene fecondato e nasce una larva che va ad aggrapparsi ad una roccia del fondale e lentamente comincia a creare un nuovo corallo.

Le tipologie di corallo più frequentemente usate in gioielleria sono: quello mediterraneo e quello asiatico, a seconda della zona di pesca.
Per quanto riguarda il corallo o “oro rosso”, la leggenda dice che sia nato dal sangue della Gorgone, uccisa da Perseo. Secondo la leggenda, infatti,  Perseo dopo averla decapitata pose la testa della Gorgone in un sacco, coprendola con alghe e giunchi nati sott’acqua, che al contatto col sangue si pietrificarono, assumendo il colore rosso e la forma di serpenti. Nacque così il Corallo Rosso del Mediterraneo, dal sangue di Medusa e con la forma dei suoi capelli. Essendo nato da una gorgone ancora oggi il corallo viene anche detto “gorgonia”, ed ha anche valore apotropaico.

Per chi crede al malocchio, una collana di corallo con una testa di gorgone per ciondolo è il rimedio migliore per allontanare qualsiasi male. Molte leggende esaltano le sue presunte virtù terapeutiche e scaramantiche che trovano riscontro sia nella cultura orientale che in quella occidentale; infatti è stato usato per migliaia di anni nelle magie relative ai bambini. Se donato a un bambino, ne garantisce la salute futura. Un suo uso particolare era in auge nell’antico Egitto e in Grecia, dove il corallo in polvere veniva mescolato con le sementi e sparso sui campi per proteggere i raccolti, durante la crescita, dai temporali e dagli insetti.

Plinio riteneva che contro il malocchio ci fossero due rimedi: l’oro e il corallo che con i suoi rami appuntìti devia e trafigge gli influssi negativi.

In farmacopea era usato principalmente contro la sterilità e per calmare le palpitazioni cardiache.

Nel 1500 candele rosse o rosa circondate da pezzi di corallo venivano accese per attirare l’amore e nell’ antica Roma le donne portavano orecchini di corallo per attirare gli uomini.

Articolato e intrigante il corallo ha una sua profonda espressività che sposato con oro, diamanti ed onice esalta la sensualità e la femminilità di chi lo indossa. In ogni caso qualsiasi gioiello, per essere prezioso, deve riuscire ad esprimere intense emozioni e deve comunicare con chi lo indossa.
In poche parole deve essere amore a prima vista.

Immagini gentilmente concesse

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Luigi D'Aniello

"Non si è sconfitti quando si perde ma quando ci si arrende"

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