E’ morta la Regina del Rock

di Claudia Izzo-

La ricordiamo bellissima e con voce potente allo Stadio Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni nel 1990 con l’organizzazione di Franco Troiano. Tina Turner, indimenticabile con la sua criniera da leonessa e la sua voce profonda, ci ha fatto cantare, ballare, ci ha trasmesso per una vita tutta l’energia di cui era capace, ci ha trasmesso l’imperativo di non mollare, mai, lei che a 50 anni ha ricominciato da capo la sua vita diventando davvero “Simply the best”.

Sembra quasi impossibile che una tale forza della natura sia venuta a mancare. La ricordiamo tutti nel 1985 nel supergruppo di 45 celebrità della musica pop tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, cantando We Are the World, progetto USA for Africa e la ricordiamo con Eros Ramazzotti  in una versione del brano Cose della vita.

Cantante, attrice, statunitense naturalizzata svizzera, Tina Turner vanta una carriera lunga più di mezzo secolo, ed è tra e artiste più famose, amate, acclamate del pianeta, prima artista afrostatunitense e prima donna ad apparire sulla copertina della rivista Rolling Stone, con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, la Turner è stata una delle artiste di maggior successo nella storia della musica contemporanea.

Se a dieci anni cantava già nel coro della chiesa della sua città, dove il padre Richard era pastore, il suo debutto discografico si ebbe nel 1958 quando con il marito, il musicista Ike Turner registrarono il brano Boxtop con lo pseudonimo  di Little Ann.  E poi l’inizio di quella avventura musicale che l’ha vista diventare indiscutibilmente  la regina del rock.

Indimenticabili:  It’s Gonna Work Out FineRiver Deep – Mountain HighNutbush City Limits e, in particolare, la celebre cover di Proud Mary dei Creedence Clearwater Revival.Private Dancer del 1984, certificato platino in vari paesi con milioni di copie vendute e la hit What’s Love Got to Do with It che divenne il suo unico primo posto nella U.S. Billboard Hot 100. Tale popolarità riacquisita continuò con singoli da Top 10 come Better Be Good to MePrivate DancerWe Don’t Need Another HeroTypical Male, la cover di The Best di Bonnie Tyler e I Don’t Wanna Fight.Nel 1999  il suo ultimo album Twenty Four Seven mentre al termine del Tina!: 50th Anniversary Tour nel 2009 si ritirò dalle scene pubbliche.

Dodici i Grammy Awards ottenuti , di cui otto competitivi e quattro onorari, oltre a tre Grammy Hall of Fame e un Grammy Lifetime Achievement Award. Nel dicembre Insignita del Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche, entrando a far parte di una ristretta cerchia di artisti comprendente anche Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry.

E poi, oltre l’artista, la donna.

La relazione con Ike fu difficile e dura, costellata dai continui abusi di lui verbali e fisici, esasperati dalla sua grave dipendenza dalla cocaina. Una volta, durante uno di questi litigi la Turner fuggì dall’hotel in cui la coppia si trovava. Fu l’ultima volta che subì violenze da parte del marito; nel 1976 la cantante chiese istanza di divorzio,  finalizzato il 29 marzo 1978.

Di qui la sua rinascita che avvenne anche grazie a Roger Davies, già manager di Olivia Newton-John, che decise di gestire la carriera della Turner a partire dal febbraio del 1980, intensificando la sua attività dal vivo sia negli Stati Uniti d’America sia in Europa.

Nel 2013 ebbe la cittadinanza svizzera dopo avere vissuto quasi vent’anni con il compagno Erwin Bach nel paesino di Küsnacht, nei pressi di Zurigo e  rinunciò al passaporto statunitense e alla doppia cittadinanza. Appena tre settimane dopo il suo matrimonio con Erwin Bach, ebbe un ictus e trascorse un lungo periodo di riabilitazione in cui dovette  imparare a camminare di nuovo.

Il trapianto di reni era un miraggio, le fu consigliata la dialisi e la Turner valutò il suicidio assistito iscrivendosi a Exit, un’associazione che ne guida il processo, fu allora che  Bach si offrì di donarle un rene. Il trapianto ebbe luogo il 7 aprile 2017.

Un anno dopo, Craig Raymond Turner, il primogenito della star avuto a 18 anni da Raymond Hill, sassofonista della sua band Kings of Rhythm, muore suicida a 59 anni. Quattro anni dopo, il figlio Ronnie, da tempo malato, muore a 62 anni.

Il mito si è spento oggi, a 83 anni dopo una lunga malattia, nella sua casa  vicino a Zurigo. Queste le frasi finali della sua “We Don’t Need Another Hero”

What do we do with our lives/We leave only a mark/ Will our story shine like a life
Or end in the dark/ Give it all or nothing”

Perciò cosa facciamo con le nostre vite? Lasciamo solo un segno/ La nostra storia splenderà come una luce/ O finirà nel buio/ Diamo tutto o niente!

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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