di Antonietta Doria-
“Rising Lion” è l’operazione appena iniziata che da il via all’attacco di Israele contro l’Iran, prendendo di mira, ieri, il principale impianto di uranio del paese, dopo mesi di attacchi iraniani realizzati con centinaia di droni e di missili e dopo il rafforzamento iraniano ai confini israeliani, nel Golan e sud del Libano.
Con l’attacco di oggi a Teheran, volta a “rimuovere questa minaccia” come ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu sono rimasti uccisi scienziati e militari.
La minaccia in questione riguarda il programma dell’Iran di sviluppare armi nucleari che nel frattempo ha già promesso una controffensiva durissima con l’aiuto degli USA che invece hanno ben tenuto a sottolineare la loro estraneità al progetto.
Già l’Iaea, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, aveva censurato l’Iran per violazione del controllo nucleare che, in parole povere, stava accelerando l’arricchimento di uranio. Al di là di questo c’è da dire che l’attacco di Israele è dovuto alle tante operazioni iraniane contro Israele che vanno dai cyberattacchi a infrastrutture energetiche e militari israeliane all’assassinio del capo del Mossad a Beirut, agli attentati israeliani in Europa .
Da dove trae origine l’attacco?
E’ il 1 Aprile 2024 quando Israele bombardò il consolato iraniano di Damasco causando la morte di alti ufficiali delle Guardie della Rivoluzione Islamica. L’Iran rispose con 300 droni e missili balistici da crociera a cui Israele rilanaciò un raid aereo su una batteria missilistica danneggiandola. Il 31 luglio il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran da Israele che viene condannato da Iran e Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese. Israele non perde tempo ed elimina Hassan Nasrallah, leader di questa organizzazione. Siamo a settembre 2024.La risposta iraniana arriva con l’Operation True Promise II, giungono ad ottobre nei cieli iraniani 100 aerei israeliani.