“L’Arte che cura”, “Cuore d’argilla” con Nasi Rossi

Saranno presentato il prossimo 18 giugno, alle ore 16, nella Sala D’Arezzo dell’Ospedale “A. Tortora” di Pagani i risultati del percorso di “Cuore d’argilla”, la terza fase di “Arte che cura”, il progetto ideato dal reparto di Ematologia dell’Ospedale “Tortora”, diretto dal prof.
Catello Califano e dalla coordinatrice dott.ssa Carmela Trezza.

L’iniziativa ha l’obiettivo di offrire a tutti i pazienti in cura nel reparto la possibilità di integrare le terapie farmacologiche con l’arte, attraverso percorsi dedicati ai cinque sensi.
Dopo l’udito e la vista, protagonista dell’ultimo percorso in ordine di tempo è stato il tatto: “Cuore d’argilla” è infatti il nome dato al progetto di “ceramica-terapia” che ha coinvolto ex pazienti e degenti del reparto di Ematologia dell’Ospedale “A. Tortora” di Pagani, e che è stato realizzato in collaborazione con i Nasi Rossi Clown Therapy, l’Associazione di volontariato di Scafati attiva sul territorio con progetti ed eventi che hanno l’obiettivo di alleviare le sofferenze e regalare momenti di allegria e spensieratezza attraverso la clownterapia.

Nei mesi in cui si è svolto il progetto “Cuore d’argilla”, i partecipanti si sono impegnati nelle diverse fasi di lavorazione dell’argilla, a partire dall’idea progettuale fino alla realizzazione del manufatto, guidati nel loro percorso da un maestro ceramista e dai volontari dei Nasi
Rossi.

Alla fotografa Any Ruggiero è stato invece affidato il compito di documentare i momenti più significativi del laboratorio.
La scelta della “modellazione dell’argilla” nasce dalla convinzione che questo materiale
può stimolare la creatività della persona ed essere anche gioco accessibile a tutti.

Modellare l’argilla aiuterà i degenti a riacquistare autostima e autonomia, fiducia in se stessi e anche di recuperare il senso di concentrazione lasciando da parte i problemi quotidiani.

Le opere realizzate nel percorso di “Cuore d’argilla” saranno oggetto di una mostra fotografica e saranno raccolte in un catalogo dell’esposizione che sarà realizzato grazie al supporto del “Rotary – Sezioni Nocera Inferiore Apudmontem, Nocera Inferiore-Sarno e
Scafati Angri Realvalle”, distretto 2101 presieduto dal Governatore Antonio Brando.
Il viaggio nei cinque sensi di “Arte che cura” è iniziato nel 2023 con l’udito e con il concerto di musica a 432 Hz (frequenza che agisce a livello più profondo del nostro organismo, donando benefiche sensazioni) eseguito dal biologo molecolare e musicista
Emiliano Toso.
Nel 2024, la seconda tappa del progetto ha coinvolto la vista: in quell’occasione l’Associazione Nasi Rossi Clown Therapy ha curato la raccolta di 67 opere pittoriche donate al reparto di ematologia da artisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Redazione Salernonews24

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