Washington: uccisi due giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana

di Claudia Izzo-

Erano le 21,15 circa, ora locale, quando  un uomo apre il fuoco contro una giovane coppia. Siamo nel centro di Washington DC,  i due giovani assassinati sono due dipendenti dell’ambasciata israeliana che  avevano appena lasciato il ricevimento promosso dall’American Jewish Committee, destinato a giovani professionisti ebrei ed a membri della comunità diplomatica  presso il  Capital Jewish Museum. Ironia della sorte: l’evento promuoveva il dialogo e la cooperazione internazionale.

Le vittime.

Si tratta di Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim. Erano fidanzati. Una coppia in procinto del matrimonio, lui le aveva regalato l’anello di fidanzamento ufficiale. Freddati nel fiore degli anni.

Yaron Lischinsky era cresciuto  in Germania, emigrato in Israele a 16 anni, laureato in Relazioni internazionali all’Università ebraica, aveva un sogno: diventare un diplomatico per Israele. Parlava tedesco, ebraico, inglese e giapponese, lavorava per l’ufficio politico dell’ambasciata israeliana a Washington. Sarah Milgrim era del Kansas, laureata in studi ambientali, aveva frequentato un master in risorse naturali e sviluppo sostenibile presso l’Università per la Pace, un istituto finanziato dalle Nazioni Unite. Parlava, inglese, ebraico e cinese. Era anche stata un periodo a Tel Aviv, come volontaria in un’organizzazione per la pace.

Il killer

Il killer che ha sparato a distanza ravvicinata è il 30enne  Elias Rodriguez, originario di Chicago, laureato in inglese, attivista dei diritti palestinesi, arrestato pochi minuti dopo l’agguato. Subito dopo aver sparato, l’uomo sì è finto un testimone, avrebbe chiesto di chiamare la polizia, poi la frase ““L’ho fatto io, l’ho fatto per Gaza. Liberate la Palestina!”, cacciando la sua a kefiah.Rodriguez era membro del Partito per il socialismo e la liberazione (Pls), di estrema sinistra a stampo marxista, sostenitore della Palestina ed aveva lavorato nei settori di produzione e ricerca.

“Palestina libera” questa la frase ripetuta dal killer. Un terrorista “fai da te” com’è stato appellato. Questo gesto ricorda infatti gesti simili di simpatizzanti jihadisti, appunto “terroristi fai da te”, senza preparazione o specifica militanza ma in grado di centrare l’obiettivo proposto.

La lettera postata 20 maggio criticava  Israele per le “atrocità al di là di ogni descrizione” commesse contro i palestinesi. “Dopo alcuni mesi di rapido aumento del numero delle vittime Israele ha annullato la capacità di continuare a contare i morti. L’opinione pubblica si è rivoltata contro lo stato di apartheid genocida, e il governo americano ha semplicemente scrollato le spalle, facendo a meno dell’opinione pubblica, criminalizzandola dove può, soffocandola con blande rassicurazioni sul fatto che sta facendo tutto il possibile per contenere Israele laddove non può criminalizzare del tutto la protesta”

Intanto, il Presidente americano  Donald Trump, ha scritto su Truth Social“Queste orribili uccisioni, basate sull’antisemitismo, devono finire ora. L’odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti.”

Antisemitismo

Un attacco quello avutosi, al cuore della democrazia che evidenzia le tensioni a livello globale dove l’odio e le ideologie possono farsi promotori di tragedie.

Due giovani, quelli barbaramente uccisi, che avevano deciso di dedicarsi alla costruzione della pace, con i loro studi, con il loro impegno. Freddati proprio mentre sognavano il loro futuro insieme, proprio mentre sognavano di costruire mondo migliore.

 

 

 

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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