Naomi nell’Area Archeologica di Velia “come glicine di notte”

di Maria Pia Vecchione-
Musica&Parole 2024 continua, protagonista è l’area archeologica di Velia a sud del Cilento che accoglie il Tour estivo della cantante italiana Noemi, una voce graffiante che inaugura la rassegna musicale nel sito storico dopo la sua prima tappa a Varazze in Liguria.
“Non ho bisogno di te” è il titolo dello spettacolo musicale, unica data della Campania per l’artista romana che spazia fra il Blues, gli evergreen che segnano il suo successo, e le cover che sente di apprezzare di più come cultrice musicale.
Dei successi sanremesi Glicine è l’interpretazione magistrale della serata, introdotta fra l’emozione e l’incanto, Noemi ne parla come di un testo che arriva per segnare quel cambiamento interiore necessario, atteso, ambito nella sua carriera giunta alla punta di diamante, senza dimenticare che “come glicine di notte” era un ritornello senza fine, a cui ha dato vita la singolare capacità dell’amico Alessandro Mahmood che dal palco ringrazia.
Sono i pezzi al pianoforte  a racchiudere il passato e il presente di un artista giovane, capace di farsi strada fra i big della musica italiana grazie ad una vocalità innata, oggetto di ricerca di università inglesi e canadesi. In nessuna tournée manca il ricordo di quel lontano 1979, di quel concerto allo stadio Olimpico del Re del Rock, che anche in questa serata viene omaggiato al piano con l’eleganza di sempre intonando Albachiara. A Vasco Rossi in questo scenario magico, ai piedi della torre di Velia, ricorda di essere legata per quel desiderio che espresse sin da ragazzina quando, all’Olimpico, era solo una giovanissima cantante sconosciuta del litorale romano fra le tante.
Un sogno destinato a realizzarsi nel 2011, quando San Siro la vide aprire la data sold out del cantautore italiano con “Vuoto a perdere”, suo quinto singolo scritto dal suo idolo e mai più dimenticato.
Un’espressione musicale che nella rassegna Musica&Parole si lega alle riflessioni, quelle volute da Noemi si tingono di rosa: “É bellissimo parlare di diritti, di parità di genere e di quella sorellanza fra donne, nella società di oggi è una necessità parlare di violenza sulle donne ma io voglio ringraziare quegli uomini molto più silenziosi rispetto a rispetto a tutti gli uomini che purtroppo sulle donne usano la violenza e quindi sono alla ribalta delle cronache, ringrazio per la vostra resistenza silenziosa; per voi e per le donne che amate. Io stasera vorrei applaudire loro e le donne che amano.”
Una sorellanza fra donne che la cantante dice di vivere attraverso la presenza della voce e della personalità di una donna simbolo della resistenza moderna, Fiorella Mannoia, di cui rivivere lo spirito umano nella poetica de L’Amore si odia, intonando il brano suona i primi accordi al pianoforte e ricorda ancora: “la sua sorellanza mi ha cambiato la vita.” 
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Mariapia Vecchione

Mariapia Vecchione su SalernoNews24 accompagna il lettore alla scoperta di una realtà autentica, critica e audace. La sua formazione umanistica permette al suo sguardo di ricercare inestimabili meraviglie. Appassionata di arte contemporanea, fotografia, food&wine e viaggi, ma consapevole che “il viaggio più lungo è il viaggio interiore” (D. Hammarskjöld)

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