Paestum Wine Fest 2024: intervista ad Angelo Zarra, suo ideatore
- Nettare degli Dei
Mariapia Vecchione
- Marzo 20, 2024
di Mariapia Vecchione-
L’Edizione 2024 del Paestum Wine Fest avrà inizio il 23 Marzo, intanto Angelo Zarra, ideatore del festival insieme al Direttore Artistico Alessandro Rossi incontrano le sorelle Dominga, Marta e Enrica Cotarella, fondatrici dell’Accademia di Alta Formazione e Accoglienza “Intrecci” e Raffaella Ludovica Pagano, della Cantina Famiglia Pagano 1968.
L’unione del Paestum Wine Fest alla scuola di formazione Umbra e l’azienda vitivinicola, desidera ricreare un successo territoriale partendo dalla formazione professionale delle giovani menti.
Nasce così, una Borsa di Studio che sarà consegnata allo studente meritevole, Sabato 23 Marzo, nella giornata che inaugura la tredicesima edizione del Wine Fest.
I candidati alla borsa di studio saranno valutati da una giuria di esperti, composta da: Angelo Zarra, Ceo Paestum Wine Fest; Alessandro Rossi, Direttore del Paestum Wine Fest; Matteo Zappile, Brand Ambassador Paestum Wine Fest; Angelo Quaglia, Consigliere Comunale & Delegato dell’evento Paestum Wine Fest; Roberto Marton, Imprenditore & Fondatore di “Roby Marton”; dalla Famiglia Pagano; dai Fondatori Accademia “Intrecci”, Famiglia Cotarella.
Il Paestum Wine è pronto a connettere Business ed opportunità, la Scuola d’Alta Formazione “Intrecci” ha già formato oltre centocinquanta ragazzi, oggi presenti nelle più prestigiose strutture ricettive dall’Italia all’America, Dubai, Australia, Santo Domingo, Tokyo, Hong Kong e Danimarca.
Le Fondatrici di “Intrecci” confermano, infatti, l’importanza di questa iniziativa, sottolineando il valore della formazione nel settore della ristorazione. La Famiglia Cotarella ha le sue radici nel mondo dell’enologia, ma ha spostato la sua attenzione verso i giovani, offrendo loro la possibilità di ricevere un percorso di studi indicato per un futuro nella ristorazione.
Incontriamo Angelo Zarra che del Paestum Wine Fest conosce le origini, avendolo pensato, visto nascere ed evolvere finora.
Angelo Zarra in qualità di ideatore del Paestum Wine Fest, perché la scelta dell’Accademia “Intrecci” per questo progetto Formativo?
La scelta nasce da un mio retaggio culturale, ho lavorato per anni nelle strutture ricettive all’accoglienza e ho percepito nel tempo i problemi a cui va incontro il settore. Desideravo unire il Paestum Wine Fest alla formazione sul territorio campano e di conseguenza ho puntato sulla cultura e sullo sviluppo educativo. Ho compreso attraverso esperienze personali, che negli ultimi anni nel settore alberghiero gli operatori di Sala non vengono formati, il più delle volte questo scompenso provoca una carenza professionale. Abbiamo molti Chef stellati formati e professionali, ma pochi esperti che possano occuparsi dell’accoglienza e del servizio, questo progetto nato con l’Accademia “Intrecci” ha l’obiettivo di sanare questa crepa nel ambito della ristorazione.
Infatti, i giovani talenti che hanno desiderio di formarsi al meglio nel settore alberghiero e dei servizi, decidono di lasciare la Campania, ancora meglio l’Italia. Pensa che questa opportunità apra uno scenario differente al Sud Italia, in che modo?
L’obiettivo è proprio quello di restituire la voglia e la speranza ai ragazzi del Sud. Paestum, la Costiera Cilentana e Amalfitana, Napoli e la città di Salerno sono culla di risorse da consegnare alle nuove generazioni.
Sono molto fiero della Borsa di Studio che consegneremo, mi va di svelarle un progetto ancora in via di sviluppo, non ne abbiamo parlato a molti prima di ora. Si tratta di un Accordo fra Paestum Wine Fest, la Famiglia Pagano e la Famiglia Cotarella fondatrice di “Intrecci”. L’obiettivo è quello di lavorare per far sì che la Scuola di Alta Formazione “Intrecci” abbia una sua seconda sede a Paestum, un collegamento diretto della formazione professionale fra L’Umbria e la Campania. Dopo il Paestum Wine ci metteremo a lavoro, il progetto è complesso ma offriremo alla Campania la crescita che merita.
Questa unione fra un’Accademia formativa e il Paestum Wine arriva solo alla XIII edizione del Fest, cosa significa per lei?
La modalità formativa che offre “Intrecci” mi ha entusiasmato da subito e ho promosso un’opportunità attraverso il Wine Fest, unirmi a loro significa molto, questa scuola in Italia offre l’alta formazione di Sala e chi otterrà la Borsa di Studio avrà la possibilità di accedere ad un corso di studi di dodici mesi. Nei primi sei mesi, gli studenti avranno la possibilità in Umbria di formarsi come in un college Americano, ci sono insegnanti madre lingua, sono offerti corsi di dizione, corsi posturali per i futuri professionisti di Sala. Mentre gli ultimi sei mesi saranno una formazione lavorativa retribuita, in ristoranti tre Stelle Michelin italiani.
La disponibilità di un’azienda vinicola del territorio, quale Cantina Pagano 1968, in che modo valorizza questa collaborazione?
La cantina Famiglia Pagano 1968 è Irpina e ha radici Salernitane. Quando ho pensato alla loro Cantina hanno subito sposato l’idea, Raffaella Ludovica Pagano; responsabile amministrativo e di gestione dell’azienda 1968, studia Enologia a Firenze e ha compreso dalla sua esperienza personale che la formazione dello studente può rappresentare un grande traguardo anche per le aziende vinicole, le quali avranno un grande beneficio economico dal momento che i futuri responsabili di Sala sapranno parlare di Vino, degustarlo, conoscendo l’importanza della materia.
Lei insieme con gli altri esperti, farà parte della giuria che valuterà i candidati a cui assegnare una borsa di studio, cosa dovrà contraddistinguere un giovane studente del settore alberghiero per ottenere il beneficio proposto?
Ogni Scuola Alberghiera della Provincia di Salerno presenta il proprio candidato che la giuria del Paestum Wine Fest esaminerà. Fra i giovani talenti che confronteremo, uno avrà la possibilità di andare avanti, in lui vogliamo notare la loro voglia di acculturarsi e formarsi. Le prove che ogni candidato affronterà saranno tre, non conoscono nei dettagli cosa affronteranno quel giorno e dovrà emergere tutto il loro sapere. La prima prova verterà sulla Mis en Place, la preparazione di un coperto; la seconda prova sull’apertura e servizio di un Vino; infine la terza prova sulla preparazione di un Drink scelto dalla commissione.
La crescita che ha avuto il Paestum Wine Fest è stata progressiva. Quando lei ha ideato il progetto, quali erano gli obiettivi che desiderava realizzare?
Raggiungere qualità e perfezione, avvicinarmi agli stessi obiettivi che già precedentemente ha raggiunto il Merano Wine Festival, quest’anno a Paestum avremo il piacere di ospitare il presidente e fondatore Helmuth Köcher insieme a tanti altri ospiti. Merano grazie al Presidente Köcher è un evento che ha saputo riunire esperti del settore, i quali hanno avuto la possibilità di confrontarsi, ho lo stesso obiettivo per questo Fest.
Quest’anno a cambiare è il Direttore Artistico, primo anno per Alessandro Rossi. Che prospettive assume questo legame creativo?
Alessandro Rossi è un caro amico, ho proposto a lui questo progetto perché riconosco in lui delle capacità singolari.
Nel ruolo di Direttore ha saputo scegliere adeguatamente i convegni che si svolgeranno nelle tre giornate del Wine Fest, anche in virtù delle tipologie di discussioni che avverranno. Ha scelto per le Masterclass 2024 solo l’esclusività e le cantine migliori, degustare il vino in un programma specifico deve essere una scelta per intenditori.
Dunque il Paestum Wine Fest che genere di evento è destinato a rappresentare nel tempo?
Assumerà una direzione internazionale. Per l’anno successivo abbiamo già deciso di lavorare per accogliere più di settanta importatori da tutto il mondo per offrire alle aziende vitivinicole la possibilità di Business anche estera, vogliamo creare un confronto di domande e offerte attraverso questo festival, non solo esposizione di Cantine che offrano un prodotto.
