Storia di generazioni al femminile
di Graziella Di Grezia
Tutto ciò che è degno di essere raccontato, va custodito e lasciato alle future generazioni.
Questo, in sintesi, il mio pensiero al termine della lettura de “La doppia figlia” (Valtrend Editore 2023, 201 pp, euro 15) .
Perché il romanzo, che trae ispirazione da eventi realmente accaduti e in parte autobiografici, è emblematico di come spesso la realtà ci sorprenda ancor più dell’ immaginazione.
“Il bellissimo salone era pronto a ricevere quelli che non vennero mai” (pag. 90)
La narrazione, scorrevole e molto piacevole, riporta il lettore in una dimensione familiare, lo accoglie tra eventi privati e parallelismi storici.
La storia ha una direzione verticale tra le generazioni, dalla nonna alla nipote, passando per un rapporto controverso con la madre, ma molto confidenziale tra le due generazioni adulte.
Il prevalere della figura femminile, sia nel bene, sia nel male, è una costante di tutto il libro, che fa percepire come soltanto la solidarietà tra alcune donne possa sottrarre la nonna ad un finale calcolato e preannunciato.
“Hai una possibilità, non perderti nell’ angoscia infinita” (pag 62)
“La doppia figlia” è anche una doppia realtà, quella liberatoria della narrazione e quella pedagogica per le nuove generazioni.
“Non tutte le cose si possono spiegare” (pag. 73)
“Le pillole di non curanza” (pag. 81)
Celeste Dama, alla sua terza pubblicazione, non cela la sua prima natura di docente per trasmettere un messaggio di autonomia e indipendenza verso donne di questa generazione che talvolta rischiano di fare un uso improprio della loro libertà, trascurando alcuni risvolti delle difficoltà relazionali.
“L’ illlusione è una speranza vana che ti fa debole” (pag 8)
Gli aneddoti di famiglia, i riferimenti storici arricchiscono il romanzo e lo calano nella Napoli di fine ‘800- inizi ‘900, ricordando in particolare la rivoluzione del 1799, cosi nota e amata dai campani, per la poliedrica e rilevante figura di Eleonora Pimentel Fonseca.
“Brava, vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni” (pag. 30)
Questo il consiglio della nonna dell’ epoca e della nonna di oggi che con la sua saggezza e positività ci invita a leggere i nostri sentimenti evitando quello che definisce “effetto altalena” della nostra generazione in cui il morale oscilla tra eccessi e non trova un necessario equilibrio.
