Festival di Sanremo, oltre i cantanti, i musicisti
di Graziella Di Grezia
Se i protagonisti indiscussi del Festival sono i cantanti, un ruolo non meno rilevante hanno i musicisti.
Professionisti di prim’ordine, provenienti da tutti gli ambienti musicali, ma accomunati da un unico intento: quello di vestire i panni di un evento che si fa tradizione e innovazione nello stesso tempo.
Ho dialogato con un musicista, mi ha raccontato di un lavoro fatto di prove, prove, prove. Un lavoro che inizia qualche mese prima nella Capitale e che poi si sposta nella città dei Fiori, impegnando gli artisti in piccole e grandi cose che rendono il Festival unico nel suo genere.
Prove e registrazioni, pensate soltanto a quante volte sentite gli stacchi e la sigla durante una sola serata o durante le pubblicità dell’evento.
Ed è forse proprio quello che il pubblico non vede, lo spettacolo che incuriosisce di più, il dietro le quinte di una realtà televisiva che per i protagonisti dell’ orchestra si fa lavoro e famiglia.
I musicisti con cui negli anni ho parlato raccontano aneddoti ed episodi singolari e irripetibili, ciò che fa di una serata un ricordo e fa spettacolo non soltanto per il pubblico, ma anche per le orchestre stesse.
I musicisti del festival vedono e assistono all’alternarsi di cantanti sul palco, tutti diversi, produttori che si susseguono, ma loro restano lì a farsi partecipi e allo stesso tempo spettatori dell’ evento che, al netto di soggettività e critiche, rimane uno degli elementi che accomuna tutto lo stivale, da ben settantatrè anni.
Quando ascoltate, vedete, partecipate al Festival, non seguite solo quello che è in prima linea sul palco, guardate un po’ più dietro, un po’ più al lato, abbiate un occhio per chi si fa tutt’ uno perché lo spettacolo vada sempre avanti.
