Marta, 10 anni, di madre russa: le amichette non giocano più con lei

– di Claudia Izzo

Marta ha dieci anni, la sua mamma è di San Pietroburgo, il suo papà italiano, suo nonno materno conosceva Putin ai tempi del KJB. Fatti lontani di un tempo che fu.

Marta vive a Salerno da sempre, ha le sue amichette, la sua scuola come ogni bimba della sua età. Ma la guerra in Ucraina squarcia i confini e catapulta i bambini in una nuova realtà. Questi bimbi vedono i grandi preoccupati, ripetono ciò che sentono in casa. Così all’improvviso le amiche di Marta le si rivoltano contro: per loro Marta, essendo russa, sta dalla parte del nemico invasore dell’Ucraina che è cattivo, quindi anche Marta è una bambina cattiva perchè appartiene alla terra dell’usurpatore mentre loro stanno dalla parte dell’Ucraina usurpata.

Così Marta non ce la fa più e prende l’unica arma che ha per difendersi, la penna e scrive, con tutto l’affetto che ha, una lettera che consegna alle amiche.
Marta non è contenta che ci sia la guerra, non è stata lei ad iniziarla, ma soffre del fatto che le amichette offendano la sua famiglia russa. Si eprime in modo deciso e redarguisce le amiche- accusare lei e la sua famiglia russa non è una cosa giusta-.

Il Presidente della Federazione Russa ha invaso l’Ucraina, ma per Marta si tratta pur sempre della sua terra di appartenenza, la sua casa dal lato materno. Soffre di tutto ciò. Difficile capire la Storia, le cause che scatenano le guerre più assurde, figuriamoci agli occhi di una bambina.

Non generalizziamo, non additiamo, non ghettizziamo. I bambini sono bambini e non hanno nessuna colpa, tantomeno di ciò che avviene tra ì capi di stato. Facciamo loro comprendere che la violenza, l’odio, la guerra sono da aborrire sempre, indipendentemente da chi abbia iniziato le ostilità, anche se si tratta della nostra stessa patria, culla di affetti e di ricordi.

Solo capendo da piccoli il significato e l’importanza della pace, i bambini potranno diventare adulti critici ed equilibrati nel loro futuro, senza il rischio di ripetere le atrocità vissute da chi li ha preceduti.

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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