A Salerno, il Natale è longobardo con cinque imprenditori salernitani

Destinazione Castello d’Arechi- di Sergio Del Vecchio-

Arrivare al maestoso Castello d’Arechi in questo periodo natalizio per perdersi nel suo panorama mozzafiato ascoltando la storia narrata da preziose audio guide plurilingue, con sottofondo musicale a tema e con apposite mappe della società “In SA Tour”… tutto questo oggi è possibile. E’ possibile fare turismo a Salerno se a crederci sono, prima di tutto, giovani imprenditori del posto, armati di coraggio e di amore per il territorio.
Sono cinque, infatti,gli imprenditori salernitani, “Il Castello”, “Maggiolino Wedding Store”, “Barbirotti Viaggi”, “Cowotur”, il servizio turistico “In SA Tour, Salerno Sight Seeing”,  in grado di accogliere i turisti mettendo a frutto a loro esperienza per condurli nel castello longobardo salernitano, tutto sotto un unico brand: “Natale Longobardo, Destinazione Castello d’ Arechi” con ulteriore sconto per i possessori della Card Luci d’artista.

La disponibilità, gratuita, dello storico pulmino Volkswagen Transporter della società “Maggiolino Wedding Store” di Raffaele Novella si aggiunge all’esperienza di una delle più antiche agenzie viaggi di Salerno, “Barbirotti Viaggi” di Maurizio Barbirotti, situata in Piazza Alfano I (di fronte il Duomo) sede del punto di raccolta dei fruitori del servizio turistico; la speciale promozione è sul nuovo portale “Vivi Salerno”, dalla “Cowotur” dei soci Rosa Genovese e Lello Martorelli; le preziose audio guide sono plurilingue, dai contenuti a cura di una storica dell’arte salernitana, con musica… per una nuova avventura nella Città delle Luci.

 

Sergio Del Vecchio Sergio Del Vecchio

Sergio Del Vecchio

Dottore commercialista, giornalista pubblicista, appassionato d’arte, di musica e di fumetto. Ama leggere, disegnare e dipingere. Nel suo percorso professionale si è occupato di formazione e terzo settore. Ha costituito l’Associazione Salerno Attiva – Activa Civitas con cui ha organizzato a Salerno 10 edizioni di VinArte, un format di successo che univa il mondo del wine all’arte nelle sue declinazioni. Nel 2017 è tra i fondatori dell’Associazione culturale Contaminazioni, con cui ha curato diversi eventi e l’edizione del libro “La primavera fuori, 31 scritti al tempo del coronavirus” di cui è anche coautore. Colleziona biciclette e tra i fornelli finge di essere un grande chef.

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