Dove “non” si muore: lo splendore di Castellabate

Bellezze naturali e antiche dimore-
Castellabate, letteralmente Castello dell’Abate, il nome di questo antico borgo è dovuto al fatto che fu progettato e costruito da vari abati. Il primo al quale è legato indissolubilmente il castello è stato San Costabile Gentile, 4° abate della Badia di Cava che progettò e iniziò a costruire – il 10 ottobre 1123 – il Castello di Sant’Angelo, suo nome originario.
Morto prematuramente un anno dopo, fu sostituito dall’abate Simeone che ne completò la costruzione.

Costituito da quattro torri circolari, fu eretto per difendere il territorio dagli attacchi saraceni via mare. Questo castello da allora è stato il punto di riferimento ed il fulcro della vita della popolazione di tutta la zona circostante, donando a questo borgo una lunga ed intensa storia fatta di nobiltà e coraggio.

Castellabate ha meritato addirittura due medaglie di bronzo: una della Croce Rossa Italiana e l’altra al Merito Civile per l’impegno profuso nell’assistenza dei numerosi rifugiati e dei feriti della seconda guerra mondiale all’indomani dello sbarco a Salerno.

Il borgo è tutto un susseguirsi di stretti vicoli, case intercomunicanti, slarghi e piazzette a picco sul mare oltre ad uno splendido Belvedere dal quale si possono ammirare non solo tramonti fiabeschi ma anche l’ incantevole costiera amalfitana con Capri ed Ischia. Inoltre, il tratto di costa che porta da Salerno a Castellabate è uno dei più suggestivi scenari naturali del Parco del Cilento.

Il mare limpido e cristallino è ricco di una flora e di una fauna quasi unici.

L’isolamento dell’area ha permesso di conservare un patrimonio naturale d’incalcolabile valore, di cui fanno parte numerosissime specie endemiche. Nell’area marina protetta di Castellabate, che va dalla punta di Ogliastro alla baia del Sauco, troviamo fondali marini con il “ coralligeno “- splendide barriere corallifere ricche di biodiversità- ed estese praterie di Posidonia Oceanica, sede di specie ittiche di grande valore economico.

Comunque, ci si può immergere in queste acque convinti di essere in vacanza alle Hawaii, visto che possiamo nuotare fianco a fianco con il simpatico “pesce pappagallo”…ed in più possiamo vedere la rara Syriella Castellabatensis che sicuramente non si potrà trovare alle Hawaii! Creazioni della natura e costruzioni dell’uomo concorrono a rendere questo territorio un angolo splendido e suggestivo da visitare almeno una volta nella vita.

Castellabate è stata scelta come set naturale di un film di grande successo, “Benvenuti al Sud”, che ha fatto conoscere non solo le sue bellezze naturali ma soprattutto la bellezza del cuore dei suoi abitanti.

Nell’antichità fu scelta da numerosi nobili, principi e potenti ecclesiastici che qui costruirono i loro palazzi. Un esempio notevole di queste residenze è l’antico Palazzo Belmonte, risalente al XVII secolo, realizzato per volere del principe di Belmonte e marchese di Castellabate. Alle spalle di questo splendido palazzo si estende un immenso parco che fu usato come riserva di caccia dal principe e che ospitò vari regnanti.

Oggi parte del palazzo ospita lussuose e raffinate suite, in cui rivivono il fascino e la storia degli antichi ambienti che si affacciano su un caratteristico cortile colmo di fiori colorati che arricchiscono l’aria con i loro inebrianti profumi. Un autentico gioiello incastonato in questo parco è la “Palazzina Edoardo”, risalente al Seicento.

Nel centro storico di Castellabate, merita poi una visita la Residenza Matarazzo con le sue incantevoli soffitte. La famiglia Matarazzo ha fatto parte della storia non solo di Castellabate ma addirittura del Brasile negli anni della migrazione degli italiani verso il Sud-America, tanto che uno dei discendenti , il nobile Francesco, ai primi del novecento fu uno degli uomini più ricchi al mondo. La loro residenza, accuratamente restaurata, sospesa tra l’azzurro del cielo ed il blu profondo del mare è ricca di atmosfera e suggestioni.

Questa, insieme alle altre residenze del posto, contribuiscono a rendere il Cilento la meta perfetta per ritemprare anima e cuore e ne fanno un posto irrinunciabile per chi ha voglia di vivere in sintonia con la natura e di immergersi in un’atmosfera rispettosa della tradizione ma nel contempo elegante e raffinata. A Castellabate “sedersi all’ombra in una bella giornata e guardare in alto verso le verdi colline lussureggianti, è il miglior riposo”, (Jane Austin) perché “Qui non si muore “… (Gioacchino Murat ).

Redazione Salernonews24

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