La Cattedrale di Kiev e i suoi tesori da proteggere

L’Ucraina e, in particolare, la capitale Kiev, da giorni sotto assedio dell’esercito russo, sono lo scenario drammatico di un conflitto cruento di rivendicazione territoriale che colpisce la sicurezza non solo dei tanti civili coinvolti, ma anche dei beni culturali come palazzi storici, piazze e chiese rientranti tra gli obiettivi militari.

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La stessa Ambasciata ucraina presso la Santa Sede, nei giorni scorsi, ha espresso il timore di un eventuale disastroso attacco militare aereo anche sulla stessa Cattedrale di Santa Sofia. La Capitale Kiev, da molti definita una sorta di Firenze dell’est Europa per le numerose risorse storico-architettoniche in essa contenute, vede riconosciuto il suo simbolo più importante nella Cattedrale dedicata a Santa Sofia (il cui nome proviene dal termine greco “sophia” che vuol dire “saggezza”), dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 1990 e purtroppo oggi in pericolo. La sacra struttura somiglia, in realtà, per alcuni aspetti tipologici, a un’altra chiesa sempre dedicata allo stesso culto di Santa Sofia edificata in Turchia ad Istanbul. Voluta dal Gran Principe Yaroslav il Saggio, monarca della Rus di Kiev (federazione di tribù slave orientali) e costruita nel primi decenni dell’XI secolo, rispecchia l’elegante arte bizantina accompagnata anche da ulteriori successivi rimaneggiamenti in stile barocco.

St. Sophia Cathedral (Kiev) by micurs is marked with CC BY-SA 2.0.
St. Sofia Cathedral – Kiev, Ukraine by babasteve is marked with CC BY-NC 2.0.

La chiesa posta nel cuore del centro storico di Kiev, su un’altura che domina tutta la città, è a cinque navate che accolgono altrettanti absidi, e occupa una superficie paragonabile a quella di uno stadio. Dal 1934 adibita a museo, ha cessato, di fatto, tutte le attività religiose. Sulla natura tipologica della chiesa, molto accesi sono stati i conflitti culturali tra i vari studiosi d’arte: alcuni infatti la considerano molto vicina alle caratteristiche della cattedrale di Istanbul; altri, invece, la considerano simile alle chiese armene e della Georgia; altri, ancora, l’avvicinano alle chiese bulgare. In realtà, Santa Sofia rispecchia una tipologia tutta autoctona, tipica proprio della confederazione delle tribù slave medioevali, con la sua architettura caratterizzata dalla muratura vernacolare dei grandi palazzi, il notevole numero di cupole dalla tipica copertura a bulbo caratterizzate da un possente slancio verso l’alto, una lunghezza del fabbricato inferiore alla sua larghezza, e ancora il combinato uso di preziosi affreschi e mosaici al suo interno.

Saint Sophia’s Cathedral by -LucaM- Photography WWW.LUCAMOGLIA.IT is marked with CC BY-NC-ND 2.0.

Di particolare eleganza e straordinaria bellezza, i mosaici, tutti risalenti all’XI secolo (sebbene alcuni pezzi mancanti siano stati sostituiti, nel XIX secolo, da dipinti ad olio), adornano quasi tutto l’interno della Cattedrale.

KIEV, inside Saint Sophia orthodox Cathedral by oriana.italy is marked with CC PDM 1.0.

Li ritroviamo, di fatti, nel presbiterio e sulla cupola centrale dove sono rappresentati personaggi legati alla religione cristiana come il Cristo Pantocratore a mezzo busto circondato da quattro angeli al centro della cupola stessa. Lungo i pennacchi che reggono la cupola invece ritroviamo i quattro Evangelisti, mentre sotto il tamburo centrale, lungo l’intradosso degli archi si ammirano quindici raffigurazioni rappresentanti i Martiri cristiani.

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Nel presbiterio, lungo le colonne, è rappresentata l’Annunciazione con l’Arcangelo Gabriele sulla sinistra e la Vergine Maria sulla destra.

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Sull’arco sopra l’abside centrale sono rappresentati Gesù al centro e San Giovanni e la Vergine Maria ai lati.

Saint Sophia Cathedral, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons

Sulla parete absidale del presbiterio è visibile la grande raffigurazione della Vergine orante, con le mani alzate, ricca di particolari e dettagli nelle vesti colorate, alta circa sei metri, vero e proprio monumento sacro.

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 Di particolare bellezza risulta la scena sotto la Vergine che descrive gli Apostoli, con al centro Gesù Cristo, intenti a prendere la Santa Comunione.

Dominio pubblico Ordine dei Padri della Chiesa parte sinistra

Molto interessanti sono le raffigurazioni poste sotto quella dell’Eucarestia dei Padri della Chiesa, il cui mosaicato originale resiste solo lungo la parte superiore. In linea generale i mosaici sono caratterizzati da un gran numero di colori e sfumature dove prevale il blu, il verde, il rosa-rosso e l’oro. Negli ultimi anni la Cattedrale è stata sottoposta a restauro con generale pulitura parietale dalla fuliggine e sporco accumulato.

httpsofiyskiy-sobor.polnaya.infoeninterior_st_sophia_cathedral.shtml

Oltre ai mosaici e agli affreschi, interessanti sono i pregevoli decori realizzati sempre nell’XI secolo, tra i quali spicca quello del Trono del Metropolita, nel presbiterio, caratterizzato da un mosaico con motivo a nastri intrecciati, riempiti da minuti intarsi multicolori, simile a quelli presenti in alcune chiese dell’Italia centro-meridionale, ad esempio nel Duomo di Salerno sul pavimento del transetto e del coro e lungo il rivestimento a intarsio musivo degli amboni medioevali.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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