La nascita del “Comitato per il Museo di Salerno”: la testimonianza dell’Ing. Antonio Ilardi

L’abbandono dell’edificio storico del Tribunale da parte degli Uffici Giudiziari è un’occasione unica, per Salerno, di rilancio d’immagine e di sviluppo economico. Il territorio salernitano è stato uno dei poli di attrazione degli artisti di tutto il mondo, e quanto loro hanno lasciato nei nostri luoghi è disperso e dimenticato. Non esiste un polo museale che riunisca in un luogo accessibile, centrale ed architettonicamente degno, i tesori dimenticati e sparsi in ogni dove, che le nuove generazioni dovrebbero conoscere per amare la propria terra.

Gli appassionati e gli studiosi d’Arte di Salerno lanciano un appello alle Istituzioni, a tutti i Salernitani e a tutti coloro che amano l’Arte affinché gli splendidi saloni del vecchio Tribunale vengano destinati a sede museale, per il recupero della nostra storia e per la consegna della nostra bellezza a quelli che vogliono ricordarla e a quelli che, nel mondo, vorrebbero conoscerla.

Non perdiamo una irripetibile opportunità per consegnare alla città di Salerno un fondamentale luogo identitario ed un formidabile attrattore turistico! Per questo hanno costituito il Comitato Promotore del Grande Museo di Salerno nell’edificio storico del Tribunale, aperto a quanti intendano nel prosieguo sostenere questa iniziativa.

Il Comitato è composto da Michelangelo Russo, Marco Alfano, Antonio Braca, Antonio Ilardi, Emilio Porcaro, Massimo Ricciardi e Matilde Romito. Il Comitato ha creato un gruppo pubblico su FB denominato “Comitato per il Museo di Salerno”, attivo da oggi sul social network. Tutti i cittadini che condividano l’idea sono invitati ad aderirvi. Il Gruppo è riservato a chi sostiene l’iniziativa anche per misurarne il consenso da rappresentare alle Istituzioni.

Dal Comunicato stampa del 30 Aprile 2021

Un grande Museo nell’edificio storico del Tribunale di Salerno

Nasce il Comitato Promotore

Questo pomeriggio, l’Ing. Antonio Ilardi (Amministratore presso il Polo Nautico SRL, Amministratore presso Fintur, già Presidente Giovani Industriali Confindustria Salerno, rappresentante di uno dei Promotori del nuovo Comitato per il Museo) ha accettato il mio invito per una intervista.

Questa iniziativa nasce dall’idea o dalla sensibilità di chi? E come si è giunti a creare il Comitato per il Museo di Salerno?

Questa iniziativa nasce attraverso sensibilità differenti che sono giunte alla stessa conclusione. Il dott. Michelangelo Russo che è un collezionista e un esperto di arte aveva già da tempo fatto questa proposta nei sui canali e l’aveva anche formalizzata attraverso un’associazione che si occupa di cultura. I critici d’arte che sono stati coinvolti chiaramente hanno una sensibilità  sempre di tipo artistico; personalmente  io c’ero giunto da un di vista diverso e cioè dalla necessità di dotare Salerno di un attrattore turistico permanente e stabile che portasse flussi turistici di qualità nella città e mi sembrava che l’iniziativa museale potesse essere l’ideale per creare un  attrattore che funzionasse 12 mesi all’anno e che potesse essere anche di supporto alle aziende alberghiere turistico-ricettive in pianta stabile. Ci siamo incontrati, incrociando le rispettive sensibilità, e abbiamo avuto l’idea di farne oggetto di dibattito pubblico lanciandola sui social.  In definitiva, ci sono due sensibilità che si sono incontrate: quella artistica con quella produttiva.

Lodevole la nascita del Comitato che divulga alla cittadinanza tale iniziativa. Però, non si rischia di perdersi nel marasma delle infinite iniziative dimenticando il fine ultimo e sprecando ancora una volta un’occasione?

Chiaramente occorrerà trovare una sintesi delle idee. Sicuramente oggi è utile il dibattito su quale tipo di Museo realizzare con conseguente progetto, ma oggi il primo obiettivo è che la struttura diventi Polo Museale e, quindi, è necessario un dibattito ampio con il coinvolgimento dei cittadini. Io sono l’Ammistratore della pagina social Facebook del gruppo “Comitato per il Museo di Salerno” e ho messo la mia esperienza imprenditoriale per la realizzazione di tale Comitato.

I promotori hanno già una visione della destinazione finale, ovvero una idea di ciò che si vorrà all’interno del Museo?

Nei prossimi giorni inizia il dibattito vero e proprio, un working in progress, e questo è solo l’inizio di un percorso dove ognuno esprimerà la sua idea. Questo è un bene pubblico e non privato, e dunque è opportuno che ci sia una pluralità di idee.

A Bologna, ad esempio, in un antico edificio “Palazzo Pepoli” è ospitata la mostra permanente che racconta la storia del Capoluogo emiliano. Secondo lei una idea simile è applicabile anche al nostro progetto così da abbracciare tutti i variegati aspetti della cultura salernitana?

Il Museo dovrebbe essere principalmente “identitario” e, quindi, dovrebbe valorizzare appunto l’identità salernitana. Valorizzare la storia salernitana attraverso l’arte o attraverso una serie di esperienze storiche è fondamentale e il Museo può contribuire a valorizzare l’identità e l’orgoglio salernitano spesso sottostimato. Noi ad esempio, su determinati periodi storici ci sottostimiamo: penso alla Scuola Medica Salernitana e a una sorta di un pregiudizio che si ha contro il medioevo, ultimamente argomento di rivalutazione. Questo è un punto in cui si possono valorizzare determinate esperienze storiche. La conoscenza della storia porta cultura ma anche economia.

Per maggiori approfondimenti sulla storia e la nascita dell’ex Tribunale di Salerno riporto il link a seguito:

Il Tribunale di Salerno: una delle ultime opere del Ventennio Fascista

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

Ultimi articoli di Daniele Magliano