Rita Cammarano, il soprano degli Oscar, parla del suo disco “Angeli in prestito”

Come sempre su Salernonews24 diamo tutto lo spazio possibile a varie forme di arte e agli artisti che le rappresentano, soprattutto quando questi sono originari delle nostre terre e ne portano alta la bandiera.

Oggi vi presentiamo Rita Cammarano, soprano nata a Camerota che ha decisamente onorato il bel canto non solo per le sue numerose esibizioni di alto lignaggio ma anche per le sue collaborazioni artistiche che hanno prodotto, come risultato,  lavori di grande qualità.

La sua carriera inizia con una laurea  in canto conseguita presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma e ovviamente per completare la preparazione affianca al canto  lo studio del Pianoforte.  La sua attività professionale di cantante lirica l’ha portata ad esibirsi in numerosi teatri importanti, nazionali ed internazionali, conseguendo  riconoscimenti ed onorificenze. Ha affiancato all’attività di cantante lirica quella di insegnante in numerose Master class sia in Italia che all’estero, in particolare in Cina, Giappone e Corea.

Di grande prestigio  il Premio Principessa Sichelgaita, ricevuto nel 2014. Il premio che gode dell’Alto Patrocinio della Camera dei Deputati, del Senato e della Presidenza della Repubblica, e viene assegnato “Alle donne salernitane che si sono distinte a livello nazionale ed internazionale e sono diventate punto di riferimento nella loro categoria”.

Scelta da Woody Allen per alcune scene del film To Rome with love, Rita Cammarano ha collaborato anche con Nicola Piovani, che l’ha voluta protagonista della sua opera La Pietà.  Queste importanti collaborazioni le hanno fatto guadagnare l’appellativo di “Soprano degli Oscar”.

Altra collaborazione importante, tra le più recenti, è quella con il cantante Franco Simone, che ha prodotto l’album Angeli in prestito del 2018, l’ultimo in ordine di tempo, nel quale Franco Simone duetta con la stessa Rita e firma alcuni brani del disco.

Abbiamo parlato un po’ con Rita Cammarano per conoscer meglio l’artista camerotana.

Salve Rita, ci racconta come è avvenuto l’incontro con Woody Allen?

L’incontro con il grande Woody Allen è avvenuto in maniera inaspettata. Una mattina la mia agenzia mi ha chiamata e mi ha messa al corrente di aver inviato in America al maestro Woody Allen le mie foto artistiche ed il mio curriculum per una selezione per la realizzazione del suo nuovo film da girare in Italia. Così dopo un po’ di tempo sono stata chiamata perché prescelta per la parte di Colombina dall’opera Pagliacci di Leoncavallo da inserire all’interno del Film To Rome with love

Come è stato essere diretta da un regista come Woody Allen?

Beh è stato molto emozionante essere diretta da un regista di quel calibro. Devo dire che quando ho cominciato le prime prove per la registrazione del film sin da subito si è creata una grande intesa ed è stato molto piacevole e costruttivo lavorare alla realizzazione delle varie scene. Lui sì è mostrato molto disponibile e alla mano.

E veniamo a Nicola Piovani, anche con lui una bella collaborazione.

Con il maestro Piovani ho lavorato più volte in sala di registrazione per diverse sue colonne sonore di film. È stata una esperienza molto costruttiva sia dal punto di vista artistico che umano. Quando ha composto la “Pietà” il maestro lo ha fatto tenendo conto anche delle caratteristiche vocali di ciascuno di noi, oltre a quelle a cui mirava per meglio sottolineare ed esaltare la drammaticità delle due madri: la madre bianca, che rappresenta il mondo occidentale dell’opulenza, del benessere, e la madre nera che rappresenta il mondo della povertà del degrado e della fame. Le due madri piangono entrambe la morte del proprio figlio. L’una per la troppa opulenza e benessere che ha portato il figlio a far uso di droga che lo uccide di overdose, l’altra che perde il proprio bambino per la fame.

Come si è preparata per il ruolo di protagonista de La Pietà?

Quando il maestro Piovani mi ha proposto di eseguire la pietà e di interpretare il ruolo della madre bianca mi sono sentita sin da subito una grande responsabilità. Il ruolo è così intenso e drammatico e mi sono tuffata in questo personaggio con grande impegno e passione; ho cercato di seguire e di dare il giusto peso alle parole del testo così ben evidenziate dall’intensità musicale e da una linea melodica che ti colpisce nell’intimo più profondo. Il dolore di una madre che perde il proprio figlio prematuramente è qualcosa di innaturale che ti lacera il cuore. Le due madri pur così lontane piangono il proprio figlio con lo stesso dolore anche se in maniera diversa.

Più recentemente ha collaborato con Franco Simone per l’album “Angeli in prestito”, noto al grande pubblico come cantante di musica leggera. Ci racconta come nasce questa collaborazione?

La mia collaborazione con Franco Simone risale al 2006. In quell’occasione abbiamo preso parte ad uno spettacolo di Antonio Pappalardo il “Vento di Mikonos”. Sin da subito c’è stata una grande intesa artistica. Da quel momento frequenti sono stati gli impegni con il cantautore salentino in concerti, programmi televisivi e manifestazioni culturali.

“Angeli in prestito” è un punto di arrivo o di partenza nel rapporto professionale con franco Simone?

L’album, prodotto da Franco Simone, comprende 15 brani, sette dei quali sono dell’autore stesso. Ritengo che questo sia un punto di partenza per un nuovo tipo di collaborazione in una forma diversa da quella a cui eravamo abituati ad ascoltare. Il mondo lirico che va incontro al Pop. Una mescolanza dei due stili. Una sorta di “contaminazione” che rende più accessibile e comprensibile la parte più specificatamente lirica. È stato proprio Franco Simone a spingermi verso questo nuovo stile. Molte delle sue canzoni si prestano tanto ad essere eseguite anche in una maniera più classica, partendo da uno stile pop, per una maggiore comprensione del testo per poi confluire ed espandersi in un registro più lirico, per sottolineare una intensità drammatica e rendere ancora più incisiva la linea melodica.

Una curiosità: di solito si immagine un artista del bel canto chiuso nel proprio mondo, invece so che quando nel privato ascoltano musica le loro scelte e i loro gusti riservano sorprese.  A Lei cosa piace ascoltare oltre la lirica?

Mi piace ascoltare musica pop come Mina, Mia Martini, Cocciante, Branduardi, De Andrè. Il mio preferito fin da bambina è stato Elvis Presley.

Quali sono i suoi prossimi impegni?

Tra i prossimi Impegni: prenderò parte all’opera “ L’Angelo di fuoco “ di Prokofiev al Teatro dell’opera di Roma in maggio. In giugno sarò in Inghilterra a Londra per dei concerti. Sono appena rientrata invece dall’India nuova Delhi per un concerto all’Istituto Italiano di cultura.

Quando si esibirà a Salerno?

Per adesso non è in programma di cantare a Salerno. Chissà magari in futuro.

Nicola Olivieri

Nicola Olivieri

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