Il Racconto della Domenica: “Tra sogno e rinascita”

di Claudia Izzo-

Lo spillo ligneo per tenere raccolti i capelli è nelle mie mani, da sempre  una sorta di bacchetta magica.  L’ agito ma non so a cosa vado incontro . Avevo chiesto alla bacchetta di fare luce nei miei pensieri. Ho chiuso gli occhi e fidandomi  vi ho messo un piede dentro. «Tu che entri qui rifletti attentamente e poi dimmi se tutte queste meraviglie sono fatte per ingannare oppure per arte»
Mi è sembrato di essere risucchiata da un vortice onirico, assurdo, a tratti ludico. La foresta intorno mi sembrava pronta ad allungare le sue radici per  imprigionarmi, fagocitarmi, ma al tempo stesso, se alzavo lo sguardo e guardavo tra le fronde vedevo un cielo pieno di stelle. Così ho deciso di proseguire ed addentrarmi nella fitta foresta alla ricerca di me stessa. Mi sono ritrovata in un reame sospeso, a volteggiare in una ritmica danza tra arcano e  allegorie. Vedo mostri, sfingi, draghi, orchi, un sublime grottesco che reca inquietudine tra iscrizioni enigmatiche che richiedono contemplazione e silenzio. Ma proprio qui il tormento diviene bellezza nelle sue forme di pietra che prendono vita, quasi  ad invitarci in un viaggio che da fisico diventa metafisico.  Qui ogni creatura è mistero, ogni ombra sussurra una verità.

Il basalto intorno a me prende forme diverse e lascia, con le sue scritte, moniti a chi vi entra «Chi non attraversa assorto e in silenzio questo luogo, non apprezza neanche le famose sette meraviglie del mondo.» e le sfingi sembrano prendere vita in una danza ammaliatrice che mi conduce verso “il Colosso”, in lotta sono apparsi innanzi a me  Ercole e Caco, il primo che con la sua forza vince sul secondo, narrato nella saga delle dodici fatiche di Ercole. Mi volto e vedo una grande tartaruga sul cui guscio vi è una Nike ed una grossa balena.  Stanca e impaurita mi rifugio in una casa ma qui, dal primo passo fatto nell’entrare provo un grande mal di mare, il pavimento mi sguscia via e lo sguardo fa fatica a comprendere. Non riesco ad attraversarla per raggiungere la finestra che vedo innanzi, una forza mi spinge dietro. E’ qui che leggo «L’animo, tacendo, diviene più assennato.»

Si apre al mio sguardo un maestoso elefante che reca sulla schiena una grossa torre e nella proboscide tiene un legionario romano, credo lo stia per  stritolare. Scappo e mi imbatto in una  viverna, uno spaventoso mostro rettiliforme che, impegnato in una lotta all’ultimo sangue  contro tre animali, sembra non accorgersi di me.

A ricordarmi che è estate ci pensa Proserpina  rappresentata come una gigantesca donna recante un cesto di spighe sul capo e nelle mani una fiaccola e la cornucopia. Attorno a lei si scorgono figure di creature del bosco. Cerco di capire il senso ma vedo uno scorrere di figure in pietra in movimento:tra enormi vasi di pietra scorgo Nettuno con un delfino tra le braccia mentre una ninfa dorme poggiata su un braccio.

Una donna a braccia aperte, sembra invitarmi, è Proserpina, regina dell’Ade e forse il suo non è un invito alla morte visto che  la sua veste è in realtà un’ampia panca. Fuggo via attraversando un piazzale costeggiato da pigne e ghiande, l’elemento femminile e maschile del mondo.   In un saliscendi di scale tra terriccio, radici e foglie corro e mi trovo innanzi l’ Orco, un  faccione di pietra con la bocca spalancata. Sulle labbra si legge la scritta OGNI PENSIERO VOLA. Dentro scorgo panche e un tavolo. Cerco riparo ma qui  le voci e i suoni rimbalzano sulle pareti creando una eco dall’effetto spaventoso. Ma capisco che dopo questo viaggio non ho paura. Ho il coraggio necessario per entrare nei luoghi ed in me stessa. So viaggiare, non necessito di compagnia. L’inquietudine del luogo non turba il mio equilibrio raggiunto.

E’ tempo di tornare da dove sono venuta. Agito la bacchetta.

Suona la sveglia. Ore 9.00. Guardo la finestra aperta e gli alberi. Non è una foresta. Sono a casa.

Oggi Il racconto della Domenica è mio…

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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