Vertice de L’Aja, “Re” Trump vittorioso, Spagna disobbediente

di Claudia Izzo-

“È una vittoria monumentale per gli Usa” ha affermato il presidente statunitense, ma Madrid non ci sta  e Trump aggiunge : “È terribile quello che ha fatto, si rifiuta di pagare la sua quota, faremo pagare il doppio dell’accordo sui dazi”

Kaja Kallas, l’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, nei giorni scorsi avrebbe ribadito la necessità di aumentare la spesa della difesa in vista del fatto che Putin avrebbe nei suoi piani un attacco all’Europa nel lungo termine e il vertice  NATO  de L’Aja, Paesi Bassi,  tenutosi il  24-25 giugno 2025, presieduto dal Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha visto la presenza di tutti  i Paesi facenti parte della NATO favorevoli al riarmo.

Parliamo di Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Turchia, anche se la Spagna ha detto no.

“Uniti di fronte alle profonde minacce e sfide per la sicurezza, in particolare alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euro-atlantica e alla persistente minaccia del terrorismo, gli Alleati si impegnano a investire il 5% del PIL all’anno in requisiti fondamentali per la difesa, nonchè in spese relative alla difesa ed alla sicurezza, entro il 2035, al fine di garantire i nostri obblighi individuali e collettivi, in conformità con l’articolo 3 del trattato di Washington”.Queste le conclusioni del vertice.

Assistiamo alla decisione dell’approvazione del più massiccio aumento di spese militari dalla fine della Guerra Fredda, gli USA inneggiano alla vittoria, l’Italia si adegua, la Spagna ha disobbedito alla NATO. Il Primo Ministro Spagnolo, Pedro Sánchez  aveva già disobbedito: a settembre si è schierato contro i dazi imposti da Bruxelles sulle auto elettriche cinesi per scongiurare una guerra commerciale con il Dragone; qualche mese fa era a colloquio con il presidente cinese Xi Jinping che esortò: “Cina e Unione europea siano unite contro il bullismo degliUSA”

Ma cosa si è deciso in seno al vertice de L’Aja?  Il 3,5% del Pil è investito così in spese militari  ovvero ciò che riguarda armi e militari, nell’arco di 10 anni, e l’1,5% in spese riguardanti infrastrutture e cybersicurezza. La Spagna, dice di arrivare  al massimo al 2,1%, minando il compromesso. Ovviamnete questo vale per gli altri, non per gli USA stessi che restano all’attuale 3,4%.

Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha sempre le idee molto chiare e non le manda a dire: il leader socialista ha scritto al Segretario Generale NATO Rutte  “Per la Spagna impegnarsi all’obiettivo del 5% sarebbe non solo irragionevole, ma anche controproducente: allontanerebbe la Spagna dalla spesa ottimale e ostacolerebbe gli sforzi dell’Ue per rafforzare il suo ecosistema di sicurezza e difesa“.

Secondo i dati più recenti, il Paese iberico si colloca al terzultimo posto in Europa con l’1,49% del Pil destinato alla difesa, seguito solo da Belgio, Lussemburgo e Slovenia, in contrasto con la media europea che ha  raggiunto l’1,99% del Pil complessivo nel 2024. Il premier sostiene cioè  che l’aumento del 5% sarebbe “incompatibile col nostro sistema di welfare e con la nostra visione del mondo”, il rialzo implicherebbe cioè un aumento di tasse sulla classe media ed una riduzione sui servizi pubblici, fuori dalla visione spagnola. Beati loro. Quindi il premier rilancia proponendo una “formula più flessibile”  con   “l’obiettivo di spesa facoltativo o escluda la Spagna dall’applicazione” dell’obiettivo del 5%.

Si parla di sicurezza internazionale, Mark Rutte ha  affermato “date le minacce dei russi e la situazione della sicurezza internazionale, non ci sia alternativa“e adulando il suo Presidente sui social scrive “Caro Donald, stai per ottenere quello che nessun altro presidente ha mai raggiunto, abbiamo ottenuto il 5%, l’Europa pagherà molto e sarà una tua vittoria” .

In tempi di vittoria ognuno s”ingrazia il suo Re, come Rutte stesso scrive “durante la cena di  ieri sera il re ha fatto un discorso fantastico e anch’io ho detto  qualche parola. E’ stata una grande cena“. A quest’ultima,  presente anche  Volodymyr Zelensky, visto che gli europei ribadiscono il sostegno all’Ucraina pur congelando la sua adesione alla NATO, presente invece in una bozza iniziale. Trump si è opposto, è prematuro aprire le porte al nuovo membro mentre c’è ancora la guerra in atto.

 

 

 

Presidente del Gobierno Pedro Sánchez./Pool Moncloa/ CC Attribution

 

 

 

 

 

 

“Investimenti per garantire capacità deterrenza e difesa”

“I nostri investimenti garantiranno la disponibilità di forze, capacità, risorse, infrastrutture, prontezza operativa e resilienza necessarie per la deterrenza e la difesa, in linea con i nostri tre compiti fondamentali: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa”, si legge nel testo. “Gli Alleati concordano che questo impegno del 5% comprenderà due categorie essenziali di investimenti per la difesa. Gli Alleati stanzieranno almeno il 3,5% del PIL all’anno, sulla base della definizione concordata di spesa per la difesa della NATO, entro il 2035, ai requisiti fondamentali per la difesa e al raggiungimento degli Obiettivi di Capacità della NATO. Gli Alleati concordano di presentare piani annuali che indichino un percorso credibile e progressivo per raggiungere questo obiettivo”, hanno concordato i leader Nato.

“Gli Alleati contribuiranno fino all’1,5% del PIL annuo, tra l’altro, a proteggere le nostre infrastrutture critiche, difendere le nostre reti, garantire la nostra preparazione e resilienza civile, stimolare l’innovazione e rafforzare la nostra base industriale di difesa. La traiettoria e l’equilibrio della spesa nell’ambito di questo piano saranno rivisti nel 2029, alla luce del contesto strategico e degli Obiettivi di Capacità aggiornati”, si legge ancora nel testo.

Rutte: “A vertice Aja salto quantico in difesa collettiva”

“I leader della Nato hanno concordato il piano di investimenti per la difesa dell’Aja, che alimenterà un salto quantico nella nostra difesa collettiva. Hanno concordato di potenziare le nostre industrie della difesa, il che non solo aumenterà la nostra sicurezza, ma creerà anche posti di lavoro”: è il commento del segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa al termine del vertice dell’Aja.

“Trump ha ribadito impegno Usa in Alleanza”

“Trump è stato chiaro: l’America è impegnata nella Nato. Lo ha ribadito oggi in termini inequivocabili. Allo stesso tempo, ha chiarito che l’America si aspetta che gli alleati europei in Canada contribuiscano maggiormente, ed è esattamente ciò che li vedremo fare. Gli alleati europei in Canada faranno il lavoro più pesante, uniformando le loro spese e assumendosi maggiori responsabilità per la nostra sicurezza comune. Naturalmente, il lavoro non si ferma qui. Questo è il primo giorno”. Lo dice il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa al termine del vertice dell’Aja.

Impegno sovrano alleati per sostegno duraturo a Ucraina

“Gli Alleati ribadiscono il loro impegno sovrano duraturo a fornire supporto all’Ucraina, la cui sicurezza contribuisce alla nostra, e, a tal fine, includeranno i contributi diretti alla difesa dell’Ucraina e alla sua industria della difesa nel calcolo della spesa per la difesa degli Alleati”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale adottata dai leader al summit della Nato all’Aja. Il riferimento all’Ucraina è stato notevolmente ridimensionato rispetto alle dichiarazioni degli ultimi vertici. Non c’è l’impegno della Nato al sostegno di lungo termine, ma solo l’impegno sovrano degli alleati, non c’è più il riferimento al futuro percorso di adesione dell’Ucraina nella Nato.

Ribadito impegno su Articolo 5, chi attacca uno attacca tutti

“Noi, capi di Stato e di governo dell’Alleanza Atlantica, ci siamo riuniti all’Aia per riaffermare il nostro impegno nei confronti della Nato, l’Alleanza più forte della storia, e del legame transatlantico. Riaffermiamo il nostro ferreo impegno per la difesa collettiva, come sancito dall’Articolo 5 del Trattato di Washington: un attacco a uno è un attacco a tutti. Restiamo uniti e risoluti nella nostra determinazione a proteggere il nostro miliardo di cittadini, difendere l’Alleanza e salvaguardare la nostra libertà e democrazia”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale adottata dai leader al summit della Nato all’Aja.

“Russia minaccia a lungo termine per sicurezza”

“Uniti di fronte alle profonde minacce e sfide per la sicurezza, in particolare alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euro-atlantica e alla persistente minaccia del terrorismo, gli Alleati si impegnano a investire il 5% del PIL all’anno in requisiti fondamentali per la difesa, nonché in spese relative alla difesa e alla sicurezza, entro il 2035, al fine di garantire i nostri obblighi individuali e collettivi, in conformità con l’articolo 3 del Trattato di Washington”. Si legge ancora nella dichiarazione. Non c’è più la dicitura della dichiarazione del vertice dello scorso anno a Washington, ovvero che “la Russia rimane la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli Alleati”.

Nato: vertice 2026 in Turchia, poi in Albania

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la generosa ospitalità che ci ha riservato il Regno dei Paesi Bassi. Attendiamo con ansia il nostro prossimo meeting in Turchia nel 2026, seguito poi da un incontro in Albania”, si legge nella dichiarazione finale adottata dai leader al summit della Nato all’Aja.

 

“L’impegno dell’aumento della spesa militare si chiamerà ‘la dichiarazione de L’Aja’, è una vittoria monumentale per gli Usa, perché portavamo un peso ingiusto, ma è anche una vittoria per l’Europa e la civiltà occidentale”. Sono queste le parole di Donald Trump in una conferenza stampa al termine del vertice de L’Aja, durante il quale è stata raggiunta l’intesa sulle spese militari. “Gli alleati si impegnano a investire il 5% del Pil annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035”, si legge nella dichiarazione finale del summit. “Non so se è merito mio, ma penso che sia merito mio”, ha aggiunto il presidente statunitense riguardo all’accordo. E non ha nascosto irritazione verso la Spagna: “Pagherà dazi doppi”.

Trump: “Vertice un grande successo”

Trump, mentre i leader concludevano l’incontro che ha visto l’Alleanza sostenere la sua richiesta di aumentare la spesa per la difesa, ha elogiato come “fantastico” il vertice Nato a L’Aja. “Penso che il vertice sia stato fantastico. È stato un grande successo”, ha detto al primo ministro olandese Dick Schoof. Poi, durante la conferenza, ha parlato anche della Spagna, contraria al 5%. “È terribile quello che ha fatto la Spagna, si rifiuta di pagare la sua quota, faremo pagare a Madrid il doppio dell’accordo sui dazi”, ha detto Trump.

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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