Il Racconto della Domenica: Quel viaggio tutti insieme

di Claudia Izzo-

Sono un uomo fortunato, amo mia moglie e la mia famiglia più di ogni altra cosa al mondo. Per questo, insieme, abbiamo deciso di lasciare l’India e di trasferirci a Londra, un altro mondo, con grandi orizzonti e possibilità per i nostri bambini. Per realizzare questo sogno ho iniziato a trasferirmi nella grigia e meravigliosa Londra sei anni fa.

Ho iniziato io, lontano da tutti, ho lavorato sodo. Non mi vergogno a dirlo, ma spesso ho pianto, giorni dopo giorni vedere i miei figli solo attraverso videochiamate, il non poterli accompagnare a scuola, uscire insieme. Soprattutto abbracciarli. E poi mia moglie. Ogni turno di lavoro mi dicevo che lo facevo per lei, per noi. Lei è una stimata dottoressa in India che si è occupata di tutto in questo periodo mentre ci facevamo forza a vicenda. “ce la faremo” -le dicevo- vivremo insieme e ricominceremo una vita più piena, con più possibilità-

In fondo abbiamo pensato al futuro, ai piccoli, volevamo che crescessero in un mondo migliore. Mia moglie è una donna meravigliosa. Ci siamo incontrati, innamorati e capiti subito. Abbiamo condiviso tutti i sogni, i problemi, le incertezze. Abbiamo resistito lontani per vivere insieme adesso.

Ora finalmente dopo anni di sacrifici ho acquistato casa, un piccolo appartamento che mia moglie saprà impreziosire. Conterrà amore e problemi che risolveremo. I miei figli ci cresceranno e studieranno.

Oggi chiudiamo la casa in India, i bagagli sono pronti. Siamo anche dovuti tornare indietro per prendere il pelouche della più piccola. Aveva già iniziato a piangere dal dispiacere di non averlo nella nuova camera che l’attende a Londra. E’ di legno chiaro, le piacerà.

Siamo pronti, non mi sembra vero. Abbiamo salutato tutti, addii dolorosi, ma necessari.

Bagagli sistemati. Siamo a bordo. Ci facciamo un selfie. Scrivo “Stiamo partendo. Ci vediamo presto” così le persone care ci vedono e restiamo in contatto. Oggi va così, i social ci tengono uniti.

Da oggi niente più videochiamate, stringerò le persone che amo ogni giorno, sono la mia priorità. Il mio tutto.

 

 

Racconto liberamente ispirato alla vicenda di Pratik Joshi, uno dei 242 passeggeri del Boeing787 Dreamliner della compagnia Air India, schiantatosi dopo l’atterraggio. Pratik è morto con la sua famiglia.

L’intento del racconto è onorare i suoi sogni e il suo amore per la famiglia ricordando a tutti quanto in questo mondo frenetico sia importante -dire ti amo e stringere forte chi si ama-la vita sa essere crudele e imprevedibile. Spesso  non c’è un domani.

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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