La nave della morte a Salerno
di Sabrina Prisco-
C’è un sito, marinetraffic.com, sul quale si possono seguire in tempo reale le rotte delle navi. Su questo sito, se si ricerca la Contship Era, si vede la sua rotta che unisce con una linea dritta, il porto di Salerno, da cui è partita il 10 giugno, a Haifa, in Israele, dove arriverà il 14 giugno. In questo momento naviga tranquilla, col suo carico di morte, al largo delle coste greche.
Nei giorni scorsi, prima del 10 giugno, su tutte le testate giornalistiche è rimbalzata la notizia della meravigliosa presa di posizione dei portuali di Fos-surMer che, accogliendo l’appello dei sindacati portuali SGT francesi, si sono mobilitati compatti per impedire il carico su quella nave, di 14 tonnellate di pezzi di artiglieria, come appurato da un’inchiesta giornalistica delle testate Disclose e The Duch e riportata da Il Fatto Quotidiano.
Dopo i francesi, anche i portuali di Genova, allertati a vigilare sul transito della nave, sono riusciti ad evitare che la nave caricasse nel loro porto. Il giorno seguente, con la nave attesa al porto di Salerno, all’ingresso del porto si sono radunate decine di persone per manifestare contro l’imminente arrivo e per sostenere i portuali salernitani nel seguire la stessa linea ferma dei colleghi. In serata poi è arrivata la notizia che la nave era stata dirottata verso il sud Italia, Reggio Calabria probabilmente, con grande soddisfazione dei manifestanti. Sono apparsi subito post compiaciuti sui social da parte di consiglieri e rappresentanti politici, sempre meno di quanti dovrebbero invece prendere fortemente posizione, soddisfazione tuttavia prematura.
Se qualcuno avesse piuttosto utilizzato il sito citato all’inizio, avrebbe notato che il puntino verde indicante la rotta della Contship Era, entrava alle 15.00 nel porto di Salerno.
Nonostante le segnalazioni, le sollecitazioni e mobilitazioni di pochissimi rappresentanti politici, sindacali e di associazioni, alcuni dei quali sono riusciti addirittura ad entrare a visionare la nave, il carico è stato fatto.
Una fonte, che rimarrà anonima, ha riferito che il carico è passato con mezzi civili, non militari, probabilmente per evitare i controlli e le procedure per la gestione di carichi pericolosi, e, nonostante le rassicurazioni ufficiali secondo le quali non sarebbe stato caricato
materiale bellico, tutto è passato sotto silenzio.
La Zim, compagnia di cui fa parte anche la Contship Era, è una compagnia israeliana totalmente a disposizione del governo israeliano, lo stesso governo che da decenni viola il diritto internazionale e da quasi due anni sta portando avanti un’attività dichiarata di genocidio nei
confronti del popolo palestinese.
Solo pochi giorni fa, sotto gli occhi del mondi intero, ha arrestato 12 navigatori in acque internazionali, a sfregio di qualunque norma di diritto della navigazione, internazionale e umanitario.
Non abbiamo ancora una prova certa del genere di operazioni avvenute nel silenzio generale al porto di Salerno salvo una debolissima opposizione che questa povera città è riuscita a mettere in campo.
La frustrazione è terribile com’è terribile guardare quella linea che unisce due città lungo una rotta che direttamente da casa nostra sta raggiungendo quelle di migliaia di innocenti che una casa non l’avranno più. Ma non bisogna dimenticare quel che è successo in questi
giorni, l’indifferenza di molti è forse peggiore della crudeltà di pochi. Ma guardiamola quella linea, ricordiamocela, è una linea di morte che avremmo potuto spezzare e che invece abbiamo contribuito a disegnare.
