Il mito tra eros e democrazia: a Palazzo Fruscione con Gennaro Carillo
di Camilla Masullo-
Venerdì 23 maggio, nella suggestiva cornice di Palazzo Fruscione, si è tenuto un nuovo appuntamento dell’associazione Tempo Moderni Idee, in collaborazione con Salerno Letteratura. Al centro della serata: il mito greco, la sua forza simbolica, la sua attualità.
A guidare il pubblico tra le pieghe affascinanti delle narrazioni antiche, Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico presso l’Università Suor Orsola Benincasa e co-direttore di Salerno Letteratura in dialogo con la giornalista Barbara Cangiano. Dopo i saluti iniziali di Ines Mainieri, ideatrice della manifestazione, l’incontro ha acceso i riflettori su uno degli argomenti più antichi e al tempo stesso più attuali della cultura occidentale: il mito.
“Il mito è un tempo senza tempo” ha spiegato Carillo, facendo riferimento all’opera omonima dello studioso, grecista e scrittore Diego Lanza “È una favola senza autore, senza un inizio, che si perde in un’epoca immemorabile. Eppure, ha una funzione sociale fortissima: aggrega, unisce, costruisce senso e identità.” È il caso, ad esempio, del mito dell’autocnònia ateniese: la credenza che gli ateniesi fossero nati direttamente dalla loro terra. Un’invenzione? Certamente. Ma potentissima sul piano politico, perché fondata su una narrazione di fraternità e consanguineità capace di sostenere ideologicamente la democrazia ateniese.
Non è mancato, nel corso dell’incontro, uno sguardo al lato più umano – e piccante – delle divinità greche. D’altronde, come ricordato dai relatori, Platone stesso proponeva con una certa ironia la censura dei racconti “immorali” sugli dei, quelli dove Eros – dio o demone che sia – vince sempre, facendo capitolare persino Zeus. Storie di amori, fughe, metamorfosi, fallimenti erotici e brame divine che parlano più agli uomini che agli dèi, mostrando quanto il mito non sia mai distante dal reale.
Il dialogo ha offerto anche alcune anticipazioni sul festival Salerno Letteratura, che prenderà il via il 15 giugno al 22 giugno per la sua dodicesima edizione. Una manifestazione ormai punto di riferimento nel panorama culturale nazionale, capace di unire pensiero, arte e attualità con appuntamenti trasversali e originali.
A chiudere la riflessione, un collegamento con la mostra fotografica di Philippe Halsman ospitata proprio a Palazzo Fruscione, in cui i divi del cinema diventano nuovi miti moderni. Anche oggi viviamo completamente immersi nel mito, seppur i volti siano cambiati, la funzione è la medesima. Le immagini di – le icone del cinema, dello spettacolo e della musica – restituiscono l’aura mitica di figure capaci di raccontare – e talvolta di incarnare – lo spirito del tempo.
Una serata intensa e coinvolgente, che ha dimostrato quanto il mito, lungi dall’essere una reliquia del passato, continui a parlare al nostro presente, tra desideri, identità e immaginario collettivo.
Fotografia a cura di Tiziana Varani Associazione Culturale LAB 147
