Da oggi al MUSEO FRaC la mostra “Molteplicità”

Venerdì 4 aprile alle ore 18.00 apre al pubblico Molteplicità, allestimento che propone un singolare percorso espositivo che ‘attraversa’ la collezione permanente del Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea (FRaC) Baronissi.

Sulle pareti della Galleria dei Frati, una selezione di opere, in maggior parte dipinti ma anche disegni, incisioni, fotografie e ceramiche tratte dall’ampio patrimonio della collezione permanente del Museo-FRaC: quarantotto opere, donate da altrettanti artisti che, nell’arco di oltre vent’anni, hanno collaborato in occasione diverse con il Fondo, oppure acquisite grazie ai lasciti da parte degli eredi. La mostra, progettata da Pio Manzo e Pasquale Ruocco, propone opere di:

 Lucio Afeltra, Raffaele Bova, Vivian Cammarota, Massimo Capodanno, Antonio Caporaso, Mario Carotenuto, Carlo Catuogno, Mary Cinque, Enzo Cursaro, Libero De Cunzo, Giovanni Dell’Acqua, Paolo De Santoli, Aldo Fiorillo, Marco Fusco, Ico Gasparri, Loredana Gigliotti , Mario Lanzione, Pietro Lista, Franco Longo, Salvatore Lovaglio, Livio Marino, Salvatore Marrazzo, Franco Marrocco, Jacopo Naddeo, Giulia Napoleone, Arturo Pagano, Luigi Pagano, Corradino Pellecchia, Marco Pellizzola, Eliana Petrizzi, Ciro Pica, Carmine Piro, Francesca Poto, Angelomichele Risi, Errico Ruotolo, Mariapia Saccone, Michelangelo Salvatore, Nicola Salvatore, Franco Sortini, Sergio Spataro, Giovanni Timpani, Sergio Vecchio.

“La cifra di tale collezione – sottolinea Massimo Bignardi direttore artistico del Museo-FRaC Baronissi – è di testimoniare la vivacità di una koinè contemporanea, registrata in una terra, quella campana, che non è, e non è stata, quella dell’‘assenza’, bensì una realtà, tra le principali dell’Italia Meridionale, con un’attività di studi universitari di storia e di critica d’arte.

La Collezione permanente ha preso consistenza quale sequenza di opere allineate secondo uno schema generazionale sia per situazioni, sia per tematiche che esse sollecitano, ai fini di un approccio al piano iconologico che le immagini sottendono e, soprattutto, di uno studio sui linguaggi che hanno segnato la scena culturale del territorio salernitano. Resta inteso che la mostra “Molteplicità” propone un tracciato provvisorio e, quindi, incompleto: c’è un’ampia disponibilità di altre donazioni, di altri comodati di collezionisti, di artisti, tale da disegnare una proiezione futura che si tinge di entusiasmo”.

La mostra è visitabile fino a domenica 4 maggio 2025

Redazione Salernonews24

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