Il candore del Biancospino

-di Clotilde Baccari-

Nell’antica Grecia il biancospino è stato un simbolo di protezione, di purezza che veniva dipinto sulle pareti delle camere nuziali e sulle culle per scacciare gli spiriti maligni. Questo bell’ arbusto che si ricopre di piccoli fiori profumati, ha dovuto attendere la fine del diciannovesimo secolo perché ne fossero riconosciute le virtù.

Esso è davvero l’amico del cuore in quanto i due principali principi attivi, l’iperoside e la vitexina, che sono flavonoidi, agiscono come regolatori del ritmo cardiaco, diminuendo le palpitazioni e la percezione esagerata dei battiti cardiaci nelle persone ansiose e  nervose .

Oltre alla sua azione sul cuore affaticato, il biancospino agisce più ampiamente sul sistema circolatorio aumentando il flusso coronarico e assicurando, così, al muscolo cardiaco, un maggiore apporto di sangue ossigenato prevenendo la angina pectoris.

Per le sue proprietà cardiotoniche e  i suoi effetti dilatatori dei vasi sanguigni, il biancospino può rivelarsi utile nei disturbi di aritmia cardiaca.

Al contrario dei farmaci di sintesi, il biancospino non provoca effetti secondari indesiderati, come sonnolenza durante il giorno, perdita di memoria e non danno dipendenza né assuefazione.

Clotilde Baccari

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