A Salerno “Il caso Moro. Tra politica e storia”

Il rapimento e l’assassino nel 1978 del presidente della Democrazia cristiana, Aldo Moro, ha segnato un’epoca. Nulla, dopo, sarebbe stato come prima. L’Italia, che era alla ricerca di quel “compromesso storico” che avrebbe, quasi certamente, cambiato le carte in tavola, all’improvviso si ritrovò vulnerabile e spiazzata. Un evento “di tale portata da suscitare negli storici, nei politici e nei media un interesse costante mai venuto meno, neppure dopo quarantacinque anni”. Così Simona Colarizi, docente emerita di Storia contemporanea a La Sapienza di Roma introduce alla lettura del volume “Il caso Moro. Tra politica e storia” (Baldini e Castoldi), che firma insieme all’ex ministro dei Trasporti, Claudio Signorile.

Domani, al Comune di Salerno (ore 17.30), la presentazione. Un evento firmato Filmidea in collaborazione con l’associazione Tempi Moderni. Con gli autori del libro dialogheranno il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, il presidente di Tempi Moderni, Marco Russo. E ancora, il giornalista del Corriere della Sera Goffredo Buccini, Pietro Cavallo, docente all’Università di Salerno, e Carmine Pinto, direttore del dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Salerno.

Un caso, il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro il cui interesse si è alimentato grazie al contribuito delle commissioni di inchiesta parlamentari, dei processi, le interviste ai testimoni dell’epoca, le ricostruzioni filmiche e televisive che hanno alimentato una storiografia sempre in divenire, grazie al reperimento di nuovi documenti a distanza di tempo, fino praticamente a oggi. Tanta attenzione, osservano gli autori “ha finito però per concentrare tutte le analisi sul cosiddetto “caso Moro”, cioè a circoscrivere l’impegno investigativo ai cinquantacinque giorni di prigionia del leader democristiano, conclusisi con la sua uccisione”.

Con questo dialogo a due voci, Claudio Signorile – vicesegretario del Psi nel 1978, cinque volte ministro nei governi degli anni Ottanta, incaricato dal suo partito a seguire da vicino il sequestro di Moro e il dialogo con le altre forze politiche su un’eventuale trattativa – e la professoressa Simona Colarizi, riflettono sulle svolte più significative dei tormentati anni Settanta, sul contesto italiano anche nei suoi riflessi sui due grandi blocchi contrapposti nella guerra fredda, sui fatti e le scelte dei partiti, dei Servizi segreti, della Curia, senza mai considerare come inevitabile il tragico esito finale che ha segnato una vera e propria rottura nel sistema politico di allora, fino a polverizzare le prospettive di un compromesso storico, potenzialmente in grado di influire anche sulle dinamiche internazionali.

Carlo Pecoraro

Carlo Pecoraro

Giornalista professionista dal 2002. Nel corso della carriera ha collaborato con le principali testate locali del Gruppo L’Espresso ricoprendo per dieci anni, con contratto a tempo indeterminato, l’incarico di redattore per il quotidiano “la Città” di Salerno. Già collaboratore del settimanale “l’Avanti”. Consulente Scabec per il progetto ARCCA. In qualità di critico musicale ha collaborato con alcune riviste italiane specializzate in musica jazz. Ideatore della prima "Guida alla musica jazz in Italia". Nel 1998 ha pubblicato una monografia dedicata al contrabbassista Giovanni Tommaso. Per l’Enciclopedia Treccani, ha curato alcune voci del progetto Enciclopedia della Musica: 1900 - 2025 sotto la direzione scientifica di Ernesto Assante.