Addio a Oliviero Toscani

Un genio che ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare.

di Francesco Maria de Feo-

Oliviero Toscani ci ha lasciati. Fa strano anche solo scriverlo, perché Toscani era uno di quegli uomini che sembravano eterni. Un’energia così potente, un talento così immenso, non potevano spegnersi facilmente. E invece, oggi ci troviamo qui, a fare i conti con la sua assenza.

Toscani non era solo un fotografo, non era solo un creativo. Era uno che ti obbligava a guardare, a pensare, a reagire. Le sue campagne pubblicitarie – quelle per Benetton su tutte – hanno fatto storia. Non perché fossero belle (e lo erano), ma perché erano vere. Vere nel senso più crudo del termine: immagini che raccontavano la vita senza filtri, con tutto il suo carico di ingiustizia, dolore, e anche speranza.

Un ricordo personale: quando dovevamo lavorare con lui

Nel 2003, stavo lavorando su un progetto per Next Exit, una rivista di creatività, progetto affidatomi al Centro Studi Enrico Cogno & Associati,  a cui tenevo moltissimo. Cercavamo qualcuno che potesse incarnare lo spirito del progetto, che fosse un simbolo di rottura e innovazione. Toscani era la scelta più ovvia. Nessuno rappresentava il mondo della comunicazione in modo più potente e autentico di lui.

In quei giorni, parlare di Toscani significava parlare della pubblicità di Emanuele Pirella, delle sue campagne che avevano cambiato il modo di fare comunicazione in Italia. Pensavamo che sarebbe stato perfetto come testimonial, e lo era. Ricordo ancora le riunioni in cui discutevamo su come coinvolgerlo, su quale messaggio avremmo potuto costruire insieme. Una su tutti: “Chi mi ama mi segua

Non tutto andò come speravamo. Il progetto, per una serie di motivi, non decollò come avevamo immaginato, ma quell’idea di lavorare con Toscani è rimasta un sogno bello, un’esperienza a metà che ancora oggi mi fa sorridere. Perché anche solo immaginare un progetto con lui ti obbligava a pensare in grande.

L’eredità di Toscani

Ora che non c’è più, mi chiedo cosa resterà davvero di lui. Non parlo solo delle sue immagini, dei manifesti che tutti ricordiamo. Parlo di quel coraggio, di quella capacità unica di usare la creatività come un’arma per scuotere le coscienze. Toscani non si è mai tirato indietro. Non ha mai scelto la strada facile. E questo, forse, è il suo insegnamento più grande: essere fedeli alla propria visione, anche quando tutti ti dicono di lasciar perdere.

Grazie, Oliviero

Oliviero Toscani era tante cose. Un genio, certo. Un ribelle, senza dubbio. Ma soprattutto era qualcuno che credeva nella forza delle immagini, delle idee, delle storie. Oggi, mentre il mondo della creatività piange la sua perdita, non possiamo fare altro che ringraziarlo.

Grazie, Oliviero, per averci insegnato a guardare oltre, a pensare più in grande, a non aver paura di disturbare. Il tuo messaggio continuerà a vivere, nelle tue immagini e in chi, come te, crede che la creatività possa davvero cambiare il mondo.

E voi, avete un ricordo legato a Toscani o alle sue campagne? Scrivetelo qui sotto. Insieme, possiamo continuare a raccontare la sua storia.

Francesco Maria de Feo

Francesco Maria de Feo, noto anche come Frank, è un professionista nel campo del marketing e della comunicazione. Laureato in Economia presso l'Università di Salerno, si è specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso il Centro Studi Cogno & Associati a Roma. Ha maturato esperienza sia nel settore privato dell'ICT (Information and Communication Technology) che nel settore pubblico, applicando il marketing alla ricerca. Frank è attivo nella formazione, condividendo le sue conoscenze nel marketing e nella comunicazione visiva. Ha collaborato con entità di prestigio come Confindustria Nazionale e varie università, tra cui la Luiss Guido Carli, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Salerno. La sua rete di collaborazioni si estende anche a organizzazioni come la Federazione Italiana Relazioni Pubbliche (FERPI), l'Associazione Italiana contro lo Stress e l'Invecchiamento Cellulare (AISIC), l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), oltre a diverse importanti aziende e istituzioni. Nel suo lavoro, Frank si occupa di creare e posizionare brand, incontrare clienti, degustare cibi, bere vino e visitare città, integrando la sua passione per l'enogastronomia con le sue competenze professionali. Utilizza i social media per condividere esperienze e conoscenze, ad esempio su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn.

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