UNISA, albero caduto: gli studenti “Noi ci rimettiamo la vita”. Vicinanza (Filp Cisal Sa):”Uno scaricabarile che offende feriti e famiglie”
di Antonietta Doria-
Gli Studenti UNISA.
E’ un urlo di dolore e di rabbia quello che arriva dall’Università di Salerno.
Gli studenti non si danno pace: ” Noi veniamo per studiare, per costruirci un futuro, alla sicurezza deve pensarci l’organo competente”; “poteva colpire chiunque era altalenante da giorni”; “Una tragedia evitabilissima, bastava responsabilità da parte dell’Ateneo e rispetto per noi”; Se fosse successo ai figli di coloro che erano deputati a far controllare il tutto, come starebbero oggi?”; “La manutenzione è a cura della Fondazione universitaria, soggetto esterno si, ma facente parte della macchina amministrativa, dunque?”…
Al Ruggi.
Al Ruggi d’Aragona il Rettore ha fatto sentire con la sua presenza la vicinanza alle famiglie in questi terribili momenti.
Intanto, resta in prognosi riservata ed in pericolo di vita il 25enne di Eboli, colpito in pieno dal pino di 15 metri abbattutosi al suolo nel campus universitario di Fisciano. Intervento a causa della frattura al bacino previsto per mercoledì per Carmine Pacifico, il 25enne di Altavilla; Prognosi di 40 giorni per Antonio La Regina,il 20enne di Altavilla Silentina.
L’inchiesta
Dall’inchiesta contro ignoti è stata aperta dalla Procura di Nocera, ora passata nelle mani del Pm con delega per reati contro la persona. Si parla di una consulenza dell’albero proprio per accertare le cause della sua caduta.
La voce della Filp Cisal Salerno
Quello che sta avvenendo in queste ore è definito uno “scaricabarile che offende i feriti e le loro famiglie” da Gigi Vicinanza, segretario provinciale della Filp Cisal Salerno.
“L’Università si dissocia dalla gestione della manutenzione del verde, attribuendola alla Fondazione Università, che di fatto è parte integrante dello stesso Ateneo. È uno stucchevole gioco delle parti che non possiamo accettare.Invece di chiedere scusa e prendersi la responsabilità dell’accaduto, si cerca di scaricare le colpe su se stessi in una sorta di assurdo paradosso burocratico. È un’offesa gravissima nei confronti degli studenti feriti e delle loro famiglie. Nutro piena fiducia nel lavoro della Procura di Nocera Inferiore, ma nel frattempo ritengo indispensabile che il rettore dell’Ateneo di Salerno e il presidente della Fondazione Università si dimettano immediatamente. Sarebbe un atto di dignità e di rispetto verso chi sta pagando il prezzo di una mancanza di sicurezza in un luogo che invece dovrebbe esserlo in primis per quello che rappresenta. La sicurezza degli studenti e di tutto il personale universitario non può essere trattata con leggerezza. Il contratto di manutenzione, le verifiche periodiche e la presunta assenza di allerte meteo non possono essere scuse. Chi ha la responsabilità della gestione dei campus di Fisciano e Baronissi deve rispondere dei propri errori non solo dal punto di vista giudiziario ma deve darne conto anche all’opinione pubblica” La Filp Cisal Salerno sarà vigile nel garantire la sicurezza all’interno degli spazi universitari, evitando che simili tragedie possano ripetersi.
