Si è tenuto a 𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐅𝐫𝐮𝐬𝐜𝐢𝐨𝐧𝐞 𝘊𝘰𝘯𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 con 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐚 𝐀𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 (Università Aldo Moro di Bari) e 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐒𝐮𝐬𝐜𝐚 (Université Paul-Valéry, Montpellier). A seguire azione elettronica di 𝐅𝐫𝐚𝐦𝐞-𝐝𝐚𝐝𝐚.
Un remix teorico ed emozionale tra corpi, erotismo, sensualità nel totalizzante e vorace immaginario della nostra contemporaneità.
“Trarre a sé, distrarre dalla retta via, attrarre” ha affermato Alfonso Amendola, “gli immaginari della seduzione innervano la nostra storia dalle divinità greche alle superfici digitali delle reti sociali passando per le vetrine della pornocultura. Walter Benjamin evoca a tal proposito, riguardo alla moda, “il sex appeal dell’inorganico”, analogamente alla visione proposta da Donna Haraway sul cyborg e a forme di seduzione non umane.
Secondo Jean Baudrillard tale fremito è sempre “distruzione dell’ordine divino”, mentre per Georges Bataille può essere scatenato dalla visione di un alluce. Valentine de Saint Point, nel suo impeto futurista, giunge a sostenere che la lussuria, in quanto “ricerca carnale dell’ignoto”, debba essere tradotta in “opera d’arte”.
Conversazioni sulla seduzione
Ecco alcuni spunti tra le trame magmatiche di una seduzione che Claudia Attimonelli (Università degli Studi di Bari «Aldo Moro») e Vincenzo Valentino Susca (Université Paul-Valéry, Montpellier) hanno attraversato in molteplici declinazioni nel nuovo appuntamento dell’ottava edizione dei «Racconti del contemporaneo» ; un viaggio di suoni, immagini e pulsazioni nelle zone calde e oscure, fantasmatiche e carezzevoli, sensuali e digitali del nostro immaginario. Quali sono le forme della seduzione nella vita elettronica?