Se telefonando io potessi…. riottenere il potere
di Giuseppe Moesch-
Si vede che quando si manca dal governo da troppo tempo si dimenticano le procedure di sicurezza normalmente adottate nelle cosiddette stanze dei bottoni.
Se uno di noi comuni mortali volesse parlare con il Presidente della Repubblica, o con il Presidente del Consiglio, o con un Ministro, ma anche con un Sottosegretario di basso livello, e perfino con un Direttore Generale, o con un Dirigente intermedio, a meno di non avere a disposizione il numero diretto del cellulare del destinatario, e sempre che lo stesso autorevole personaggio stupidamente non decida di rispondere ad un numero anonimo, difficilmente riuscirà nell’impresa.
Come minimo dovrebbe passare attraverso un certo numero di centralinisti e segretari, che di volta in volta chiederanno a chi è gerarchicamente superiore di poter passare la telefonata, ed in ultima istanza chiederà al destinatario l’autorizzazione, per poi usare la formula “Passiamo?” Se all’altro capo c’è una segretaria di una persona assai autorevole, e solo nel caso in cui i rapporti sono stretti e abituali, la personalità potrà essere messa in collegamento con il chiamante.
Assai più complessa è la procedura codificata per i rapporti con personalità straniere ed il contatto sarà attivato solo dopo aver concordato con il richiedente i tempi i modi e le ragioni della chiamata, e sarà concordata una intesa sull’orario e su quale numero dovranno sentirsi.
Ovviamente se sul cellulare del Ministro o di qualunque altro personaggio importante appare il nome del chiamante, il personaggio autorevole deciderà di rispondere secondo l’opportunità del momento e spesso in presenza del responsabile per area o per settore, per evitare di trovarsi eventualmente impreparato su qualche dettaglio.
Appare pertanto singolare che l’evento dei giocherelloni sovietici possa essersi verificato così come descritto dai detrattori politici attraverso giornali compiacenti, e tra l’altro, trattandosi di un evento che ha già coinvolto altri rilevanti personaggi internazionali tra cui la Merkel, Johnson, la Lagarde e molti altri, non credo sia improbabile che la telefonata non sia stata filtrata perché proveniente da un telefono ritenuto sicuro.
Ovviamente per motivi di sicurezza non sono state chiarite le modalità dell’episodio, ma il problema reale è il fatto che un episodio già verificatosi in altri importanti Paesi al mondo, non avente alcuna ripercussione sulla politica del nostro Paese, sia divenuto l’unico vulnus individuato dall’opposizione che stenta a trovare argomenti convincenti per proporre una politica alternativa.
Assai più patetica appare allora la posizione degli orfanelli del PD, che portatori di valori storicamente significativi, hanno deciso di affidare le redini di quel nobile gruppo a lestofanti ed usurai, che sperano ancora in qualche strapuntino da ottenere quando i referenti della sinistra dovessero ritrovare i consensi perduti per le folli politiche realizzate.
