Il pensiero libero di leader vincolati
di Giuseppe Moesch*
Non nascondo che ho una certa difficoltà nel cercare di comprendere la meraviglia di alcuni commentatori che si esprimono sulle dichiarazioni di alcuni leader mondiali: mi riferisco in particolare alle esternazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite, e a quelle del Presidente della Turchia.
Antonio Guterres, già Primo Ministro portoghese, e poi Alto Commissario per i Rifugiati dell’ONU, è al suo secondo mandato; aderente al partito comunista portoghese denominato come socialista, proposto dai membri del “Consiglio di sicurezza” e votato dall’Assemblea Generale, è evidentemente eletto con il consenso dei 193 paesi aderenti, oltre ad altri tre che sono osservatori Palestina, il Vaticano e Taiwan, quest’ultimo democraticamente escluso per volere della democratica Cina.
Ovviamente, per raggiungere una maggioranza, con la formula del cerchiobottismo, bisogna che gli stati più piccoli politicamente, che rappresentano la maggioranza dei votanti, si sentano tutelati.
Non è difficile capire che in primis il Segretario intenda tutelarsi e che quindi non prenda le parti di uno Stato, ed ancorché come nel caso delle ultime ma non certamente uniche azioni terroristiche di Hamas, che appaiono agli occhi del mondo intero come crimini contro l’Umanità, preferisce glissare con dichiarazioni ambigue.
La verità è che la matrice politica dell’uomo e l’impossibilità di governare l’assemblea, portano ineluttabilmente a quelle esternazioni confermando l’inutilità di quell’organismo che dovrebbe essere radicalmente riformato o addirittura rifondato a cominciare dal diritto di veto di alcune Nazioni.
Anche la seconda esternazione, ovvero quella di Erdogan, ha matrice esclusivamente politica intesa a confermare la volontà del leader di rifondare il califfato.
Tutte le azioni intraprese sia sul piano interno che internazionale portano in quella direzione.
La repressione nei confronti dei curdi, l’allontanarsi dai principi di Ataturk, la trasformazione di Santa Sofia in Moschea, il non aver di fatto accettato di modificare gli ordinamenti interni per aderire agli standard previsti dall’Unione Europea in termini di Diritti umani, ha portato all’allontanamento dalla richiesta di adesione alla UE, e allo stesso tempo di espandere la propria presenza nel nord Africa, in Medio Oriente, e nei paesi centro asiatici a sostenere sempre più la causa mussulmana.
La consapevolezza è che l’Iran ed i paesi satelliti sono isolati, ed in virtù della propria posizione di cerniera con il mondo occidentale, Erdogan tenta di svolgere il ruolo di capo del movimento mussulmano per ritornare al Califfato, e di conseguenza, ha espresso la solidarietà ad Hamas considerandola alla stregua di un movimento di liberazione alla pari, ad esempio, del nostro Risorgimento, ignorando quanto da quei terroristi sia rifiutato il rispetto verso la costituzione di due stati, e con l’idea di distruggere Israele ed uccidere gli ebrei.
Se possiamo cercare di capire ma non accettare le egoistiche posizioni dei due leader, quello che appare intollerabile è che alcuni piccoli uomini della politica italiana possano penare di continuare nella loro opera di propaganda e consentire ai giovani, da loro influenzati, di scendere in Piazza ad inneggiare ai nuovi nazisti a cui si sentono accomunati.
Le ideologie che hanno pervaso il cosiddetto secolo breve e che si sono contrapposte, e che sembravano dissolte con l’avvento della democrazia, almeno nei paesi occidentali, stanno prepotentemente riemergendo: tuttavia senza le assurde giustificazioni del passato, ma semplicemente per il controllo politico sfruttando l’indignazione e l’ignoranza di chi ignora la realtà e la storia.
Torah, Vangelo, Corano. Declinazioni del concetto di verità. Poi ci sono gli uomini che pensano.
*già Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno
One of the pictures taken during the Working visit of António Guterres, UN Secretary General. 24 June 2021 in Brussels.This photo is free to use under Creative Commons license CC-BY-4.0 and must be credited: “CC-BY-4.0: © European Union 2021– Source: EP”.European Parliament from EUCreative Commons Attribution 2.0
