A Pomigliano d’Arco la camorra è “fantasia”. Il Sindaco Russo raggiunto da avviso di garanzia, per Borrelli e Bonelli: “commissione d’accesso a Pomigliano”

Parliamo di Raffaele Russo, detto Lello, sindaco di Pomigliano d’Arco (paese d’origine dell’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio) a 84 anni per la settima volta; alla ribalta delle cronache per essere stato raggiunto da un avviso di garanzia per diffamazione, per  le offese, cioè, e gli attacchi personali che egli stesso avrebbe sferrato al comandante della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco, Luigi Maiello, reo di occuparsi troppo della lotta alla camorra.

Classe ’39, medico chirurgo, Russo è diventato sindaco di Pomigliano d’Arco lo scorso maggio, con il 73% delle preferenze al primo turno, favorito dall’assenza del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, assenti dopo la sfiducia all’ex sindaco, Gianluca Del Mastro, eletto nel 2020 e sfiduciato a febbraio.

L’avviso di garanzia giunta al sindaco è quindi dovuta alle parole ingiuriose pronunciate proprio da Russo, candidato sindaco, durante la sua campagna elettorale nel maggio scorso. Insomma, secondo Russo il comandante Maiello non si sarebbe occupato adeguatamente del traffico perchédedito a fare lo sceriffo e a giocare a guardie e ladri” dichiarando le sue intenzioni, qualora fosse stato rieletto sindaco: o il comandante avrebbe pensato al traffico e basta “altrimenti qua sta la porta”.

Il comandante sarebbe, per il sindaco Russo, uno “che si è inventato la camorra per mettersi una medaglia di latta in petto”. Poi, per destabilizzare il tutto, il sindaco avrebbe manifestato dubbi sulla regolarità del concorso sostenuto dal comandante.

Ma chi è il comandante Luigi Maiello?

Classe ’71, è un uomo che la camorra la combatte davvero con tutti i mezzi a sua disposizione grazie anche alla sua ventennale esperienza in materia di sicurezza urbana e legalità. La sua attività di comandante della Polizia Locale l’ha svolta quasi sempre in contesti ambientali complessi con  presenza della criminalità organizzata: Crispano, Sant’Anastasia, Nola, Arzano, solo per citarne alcuni. Ha svolto anche attività di competenza della direzione distrettuale antimafia, maturando una notevole esperienza in materia di infiltrazioni nel settore dei rifiuti ed ai reati, legati al fenomeno delle discariche, dell’abusivismo edilizio e dello smaltimento illecito di rifiuti, occupandosi poi di comuni commissariati per infiltrazione mafiosa.

E’ colui che ha smascherato il “metodo Moccia” nel comune di Afragola dove, a differenza delle altre organizzazioni camorristiche napoletane dedite  al contrabbando di sigarette, smercio di stupefacenti, racket, estorsioni, la camorra si dedica ad attività “imprenditoriali”.

E’ Maiello che sequestra nel 2014 un deposito-parcheggio di 10mila metri quadri accanto al cantiere della TAV dove le ditte impegnate nella costruzione della stazione parcheggiavano mezzi e attrezzature. Isolato dopo il blitz, Maiello riceve un proiettile ed una lettera con poche, chiare, parole: “E’ morto il comandante dei Vigili Urbani, perchè non si fece i c…i suoi”. Maiello non si piega. Lavora in zone difficili dove dominano i Casalesi, i Foria,  i Partenio, i Fabbricini i cui soli nomi rievocano scie di sangue. Oggi a dominare in questi ambienti sono affari sporchi spacciati per puliti nel mondo dell’edilizia.

E’ il 2021 quando a Maiello viene consegnato un plico con un articolo che si riferiva ai sequestri, convalidati dal gip del tribunale di Nola, di alcuni appartamenti realizzati negli  scorsi anni a Pomigliano. Oltre alla lettera, un messaggio per Maiello: “Cambia aria sei ancora in tempo… Sei un morto che cammina ti faremo sparire cosi non potranno nemmeno piangerti”. Al Comune intanto, viene consegnato un dossier  di sei  pagine in cui il comandante è accusato di aver truccato le procedure concorsuali con cui avrebbe  fatto carriera, e dichiarato affetto da  “labilità psichica”.

E’ il 2022, a Pomigliano d’Arco è sindaco Gianluca Del Mastro eletto nel 2020, poi sfiduciato. La notte di Capodanno due individui si introducono nel commando di Polizia, con tanto di telecamere e vetri antiproiettili, e appiccano il fuoco. Fuori, in Largo Pennella, tre autovetture della polizia ed una Mercedes confiscata alla camorra vengono distrutte.

Dunque, notizia del giorno, il sindaco  ingiuria il Comandante della Polizia negando l’esistenza della camorra. Sembra una barzelletta tutta italiana. Eppure è triste realtà.

Innanzi a questi episodi scendono in campo i deputati dell’Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli che dichiarano:

“Un avviso di garanzia non è certamente una condanna però è giusto sottolineare che arriva dopo i ripetuti attacchi e offese personali che l’attuale sindaco di Pomigliano Russo ha rivolto prima, durante e dopo la campagna elettorale nei confronti del comandante della Polizia locale noto per il suo attivismo contro la criminalità organizzata. Il Sindaco ha più volte negato anche in pubblico l’esistenza della camorra a Pomigliano dimenticando i clan sanguinari che insistono e agiscono ancora oggi proprio nel suo comune.

Il discredito verso un uomo come Maiello e ciò che rappresenta sarà discusso e valutato nelle opportune sedi giudiziarie. A noi invece interessa che i cittadini di questo territorio sappiano con certezza che la nostra parte politica continuerà a battersi contro i clan e a sostenere chi si impegna e rischia in prima persona nel combatterli proprio come Maiello. Ribadiamo la richiesta al Ministero dell’Interno dopo i gravi fatti avvenuti anche durante la campagna elettorale di maggio scorso di inviare la commissione d’accesso a Pomigliano”
Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *