Addio ad Andrea Purgatori, giornalista dalle spalle larghe
di Claudia Izzo
Ha fatto sentire bene la sua voce distaccandosi dal coro. Le sue inchieste brillano in professionalità, lui, giornalista dalle spalle larghe, le verità le cercava davvero.
Il suo tono è stato sempre serio, pacato, profondo, mai sopra le righe, di chi è e non ha bisogno di sembrare, perché per essere un ottimo giornalista servono idee chiare e tantissima professionalità, merce rara davvero al giorno d’ oggi, nel mondo della comunicazione e dell’informazione stracolmo di confusione e approssimazione in cui pur di comparire, di esserci, di firmare un pezzo, si fa di tutto, si scrive di tutto, anche del nulla.
Si è spento oggi Andrea Purgatori, uno dei più grandi giornalisti italiani, sceneggiatore, saggista, attore. Aveva 70 anni. A portarlo via una breve ma fulminante malattia.
Si è occupato di terrorismo internazionale e italiano, dello stragismo, degli “anni di piombo”, del Caso Moro, della strage di Ustica, di intelligence, criminalità, raccontando numerosi delitti di mafia dal 1982 fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su tanti conflitti: la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ’80, la guerra del Golfo del 1991, l’Intifada, le rivolte in Tunisia e Algeria.
E’ stato presidente di Greenpeace Italia, membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 membro del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).
Per il cinema ha scritto, tra l’altro, Il muro di gomma (1991) dedicato alla sua inchiesta sulla strage di Ustica, Il giudice ragazzino (1994), L’industriale (2011). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro 1994 per la miglior sceneggiatura con Il giudice ragazzino e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, si è aggiudicato il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film Fortapàsc.
Coautore di programmi televisivi vincenti, autore e sceneggiatore affermato, attore e voce fuori campo, curatore di programmi tv, ha sperimentato i territori della comunicazione a 360 gradi, ha saputo condurci per mano nei misteri più fitti del nostro tempo, ha saputo insegnarci chi è un giornalista.
Arrivederci Andrea Purgatori, che la terra ti sia lieve.
