“Casa Lucrezia”: è nata una nuova struttura che affronta i disturbi legati all’alimentazione
È nata Casa Lucrezia ed ha bisogno di noi, perché Casa Lucrezia parla al nostro futuro.
Casa Lucrezia nasce grazie all’indomita caparbietà della Dottoressa Langella, psicoterapeuta specializzata nei disturbi dell’alimentazione, che avendo verificato attraverso una lunga carriera, l’assenza di strutture dedicate in maniera specifica alla cura di questi disturbi, ha scelto di investire tutte le sue energie e competenze per portare avanti questo progetto.
Casa Lucrezia si trova ad Ischitella, al confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Una grande struttura dotata di piscine, palestre, stanze, cucina e tutto quello che serve per accogliere pazienti, in prevalenza giovanissimi, che usano il cibo in maniera distorta e per questo hanno bisogno di un supporto. La struttura è pensata per accogliere anche i familiari dei pazienti con stanze e spazi a loro dedicati. L’anoressia è tra le principali cause di morte nel nostro paese e se ne parla davvero troppo poco.
La struttura è stata fortemente voluta dalla dottoressa che nella sua lunga carriera ha avuto modo di riscontrare il deficit di strutture nella nostra regione, ma in tutto il nostro paese in generale. Professionalità in grado di affrontare questo problema, per fortuna, ce ne sono e sono davvero tante. Quello che manca sono gli spazi poiché quelli che esistono sono davvero pochi e non alla portata di tutti.
Altri medici si sono lasciati piacevolmente coinvolgere dal progetto e dal sogno della dottoressa Langella e sono pronti ad aiutarla, infatti, alcune settimane fa l’idea è stata presentata in maniera ufficiale alla stampa e a tutti quelli che vogliono aiutare Casa Lucrezia a diventare qualcosa di concreto: questa imponente struttura del nostro entroterra non può e non deve restare unicamente l’utopistico sogno di una professionista che ha toccato con mano un problema di cui molti ignorano l’esistenza.
Sulla piattaforma www.gofoundme.com è partita una raccolta fondi perché c’è bisogno di aiuti soprattutto per fare presto: la nostra burocrazia è lenta e Casa Lucrezia deve assolutamente vivere in maniera definitiva e le patologie, di qualsiasi natura, non possono scontrarsi con la burocrazia.
La struttura è uno dei tanti modi in cui opera l’associazione Associazione Anoressia Bulimia Obesità Psicogena e se volete ulteriori informazioni potete trovarle all’indirizzo www.anoressiaebulimia.org .
Cliccando qui potrete, se volete, dare una mano anche piccola per far vivere Casa Lucrezia: è una cosa molto più importante di quanto immaginiate.
Umberto Mancini
