Archivio di Stato di Salerno, l’evento di sabato 27 e domenica 28 maggio: “L’Archivio racconta la città”, piante e disegni di Salerno (XIX e XX secolo).

Sabato 27 e domenica 28 maggio, l’Archivio di Stato aderisce all’iniziativa del Comune di Salerno “La Scuola adotta un Monumento”.

Due giorni per scoprire con noi la rappresentazione della città, dei suoi palazzi, dei suoi monumenti, attraverso le piante e i disegni conservati nei fondi archivistici dell’Istituto.

Venite a trovarci numerosi!

L’antica struttura dell’Archivio di Stato era inizialmente demaniale in quanto sede di un Tribunale della Regia Udienza fin dal XVII secolo, con numerosissimi documenti che lo attestano. La sua funzione resta immutata fino agli anni’20 dello scorso secolo, allorquando, la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia determina il passaggio dell’edificio da Tribunale in Archivio di Stato. Negli anni ’90 assistiamo poi ad un’opera di manutenzione e recupero da parte del Ministero dei Beni Culturali, della torre di deposito, così denominata poiché l’edificio di 9 piani è interamente occupato da scaffalature metalliche e numerose documentazioni storiche. L’Archivio ha il compito di conservare la documentazione prodotta dagli Uffici Statali, e anche dagli organi pre-unitari. Vi sono, inoltre, svariati Protocolli Notarili a partire dal 1300, e ulteriori documentazioni e raccolte pergamenacee, la più antica delle quali risale al 992 d.C. L’Archivio, dunque, conserva più di 10 secoli di storia salernitana, contenendo, di fatto, 16 km circa di scaffalature, inoltre al suo interno ritroviamo antiche documentazioni provinciali, tra cui un Fondo, ad esempio, detto “ Amministrazione Provinciale ” che riguarda tutto il periodo post-unitario con qualche documento pre-unitario. Non di poco conto è anche la presenza, al piano terra, della Cappella di San Ludovico. Scoperta quasi casualmente, all’inizio dello scorso secolo era occupata per intero da una farmacia, poi successivamente l’area passò all’Archivio che la trasformò in deposito. Nel 2009 si conclusero poi i lavori restauro dei sui affreschi che risalgono al XIII secolo, dei quali rimane quasi intatto e di particolare bellezza la raffigurazione di San Ludovico d’Angiò e i  decori della volta a crociera.

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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