Napoli violentata

di Claudia izzo

La chiamano rivalità violenta tra tifoserie, noi la chiamiamo follia pura. E così la partita di calcio della Champions League Napoli- Eintracht diviene il motivo per mettere letteralmente a ferro e fuoco la città, scene di scontri e di violenze da parte dei tifosi dell’Eintracht Francoforte giunti nonostante il divieto di vendita biglietti per i residenti a Francoforte.

Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore sono stati i luoghi di scontro da parte di questi “novelli vandali” che hanno scaraventato in aria arredi esterni dei locali e suppellettili varie, lanciato razzi e fumogeni,  petardi e bombe carta contro la Polizia che ha risposto con lancio di lacrimogeni. Simbolo delle ore incandescenti di ieri le volanti della Polizia incendiate.

Dunque, se di delinquenza si deve parlare, delinquenti sono stati i tedeschi e gli stessi italiani che hanno acquistato per loro i biglietti, come ha affermato il vice Premier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani a Porta a Porta.

Ieri sera in Prefettura, a Napoli, riunione d’urgenza per fare il punto della situazione sulle violenze perpetrate ai danni di questa Napoli bella e violentata.

Stamane ancora momenti di tensione innanzi al Royal Continental Hotel, albergo scelto dai tifosi tedeschi, supporter, come li chiamano, per portarli via da Napoli verso Salerno, Roma, Capodichino. Già sette i tifosi napoletani che sono stati arrestati nella notte. Si perchè se il termine supporter sta ad indicare ” tifoso, sostenitore” e “supportare” sta ad indicare “qualcuno che sia di sostegno a qualcuno o a qualcosa, aiutare, appoggiare, dare coraggio, incoraggiare, sostenere, spalleggiare”, ci chiediamo davvero il senso di tutto ciò che a Napoli si è visto.

Dunque dopo il 2-0 nella gara d’andata in Germania, il risultato al Maradona è stato di 3 a 0 a favore degli azzurri e l’urlo di vittoria dello stadio dedicato al dio del calcio si è sentito fino a via Manzoni mentre nei Quartieri Spagnoli la partita è stata trasmessa sui panni stesi che facevano da schermo tra un palazzo all’altro.

Lo vorremmo spiegare ai tedeschi ed alle frange violente degli stessi tifosi italiani che davvero non hanno capito niente dello sport e della vita: Napoli è stata violentata nei suoi luoghi storici, patrimonio dell’Umanità di cui questi mediocri barbari non conoscono neanche la più lontana eco, luoghi intrisi di una sacralità fatta di cultura e arte che i loro occhi non saranno mai in grado di vedere, da Palazzo Pendola a Palazzo di Monteleone, la Chiesa delle Clarisse, il Monastero di Santa Chiara, Palazzo delle Congregazioni e Palazzo Professa dedicato a Eleonora Pimentel Fonseca.

I sovrani del Regno delle due Sicilie, i cui fantasmi vogliamo immaginare che aleggino in difesa della città, staranno compatendo questi tempi fatti di vuoto e mediocrità, questi miserevoli barbari senza senso, che in nome di un pallone che rotola su un campo mascherano solo la loro sete di violenza.

Violentatori dell’anima della città, i supporter sono andati via, sconfitti dalla stessa antica Partenope, troppo anche per loro e da una squadra calcistica e da un tifo partenopeo sano che ancora stamane echeggia cori per i vicoli, tra sorrisi e gesti di giubilo.

 

 

Immagine di copertina : Napoli ore 17.13 di mercoledì 15 marzo a cura del giornalista Davide Speranza

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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