Carnevale 2023, “Quale allegria”

di Claudia Izzo-

E’ arrivato un nuovo Carnevale, questa festa folle e variopinta fatta di colore e di ostentazione. Dopo il periodo della pandemia, con le sue ristrettezze ed i morti che ha portato con sè, da un lato si ha voglia di brindare alla vita, dall’altro ci si sente più stanchi e demotivati tra le tragedie che ci circondano: la guerra in Ucrania e il terremoto in Turchia e Siria. E’ un Carnevale tra maschere vere, quello che stiamo vivendo, tra Russia e Usa sempre più agguerrite, con la guerra alle porte dell’Europa.

Ci si chiede “Quale allegria” ricordando il meraviglioso testo di Lucio Dalla… “facendo finta che la gara sia arrivare in salute al gran finale/Mentre è già pronto Andrea/con un bastone e cento denti/che ti chiede di pagare/per i suoi pasti mal mangiati/i sonni derubati i furti obbligati/per essere stato ucciso quindici volte in fondo a un viale/per quindici anni la sera di Natale…/

Perchè c’è sempre un “Andrea” tra di noi, non solo a Carnevale, ci sono gli ultimi, i diseredati, coloro che vengono da lontano, coloro che scommettono tutto in una nuova vita. Coloro che cercano di non smettere di sognare.

Giunge così il  momento del “Carnem levare” ; ci si astiene dalla carne, visto che nella cultura cristiana precede la Quaresima e con il mercoledì delle Ceneri inizia proprio il periodo di digiuno e astinenza in cui veniva eliminato il consumo della carne, considerato uno dei cibi più ricchi. Così come  spesso è accaduto agli albori del Cristianesimo, anche il Carnevale si è innestato su antiche tradizioni, soppiantandole. E’ questo il periodo in cui  nell’antica Roma venivano praticati i riti pagani in onore del dio Saturno e venivano rovesciate le gerarchie sociali: gli schiavi potevano considerarsi liberi di deridere padroni e nobili.

E ci continuiamo a mascherare, molti anche oggi, soprattutto oggi, perchè la maschera permette tutto, esorcizza e schernisce racchiudendo in sè il mondo dei vivi, dei morti, dei potenti e degli ultimi, la natura e il sogno, il sacro e il profano.

Da antico manufatto che captava le forze sovrannaturali degli spiriti, mezzo attraverso cui congiungersi ed ingraziarsi gli spiriti, dunque, la maschera continua ad  essere mezzo di contatto tra mondo fisico e mondo spirituale, mezzo di espressione, di contestazione, di burla, di ostentazione.

E  nella vita si sa, come in un continuo Carnevale incontreremo tante maschere e pochi volti, come ricorda Pirandello, per questo la magia è unica quando abbiamo la fortuna di incontrare, sempre, volti e cuori veri, privi di maschere, per lanciare insieme i coriandoli del tempo.

 

Foto Carnevale di Venezia 2023 a cura di Francesca Callipari

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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