“Sparta/Atene, autoritarismo e democrazia”, il nuovo libro di Eva Cantarella presentato al Liceo Tasso di Salerno

-di Antonietta Doria

Un tuffo nel mondo classico, ieri, con la presenza di Eva Cantarella, storica, giurista, sociologa, accademica e profonda conoscitrice del mondo ellenico, presso l’Aula Magna del Liceo T. Tasso di Salerno,  nell’ambito del novantennale dell’inaugurazione della sede del Liceo in Piazza San Francesco.

A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Carmela Santarcangelo e l’avv Roberto Mignone, Presidente dell’Associazione Ex Allievi Liceo Tasso, che ha omaggiato la grecista con due pietre, una rossa ed una bianca, a rievocare quelle utilizzate durante i processi nell’antica Ellade.

La grecista ha incantato il suo folto pubblico di docenti e  studenti facendo rivivere quel mondo mitico che non smette mai di affascinare.

Nel presentare il suo nuovo libro “Sparta / Atene, autoritarismo e democrazia”, (Einaudi), ha ripercorso a grandi linee la storia della Grecia dal secondo millennio a.C., dalla civiltà minoica prima e micenea poi, al cosiddetto “medioevo ellenico” in cui elaborò una nuova visione del mondo che porterà alla formazione delle πόλεις, città-stato, o meglio, stato-città, come noi le conosciamo.

La  πόλις fece di ogni uomo greco un cittadino con un patrimonio ideale sacro e inviolabile.

Atene e Sparta, le più importanti πόλεις, sono indagate dalla professoressa Cantarella in tutte le sfaccettature, evidenziandone le affinità e le profonde differenze  sul piano politico e sociale. La loro rilettura da parte della Cantarella ne riprende sia l’alleanza con le gesta di Maratona, delle Termopili, di Salamina, di Platea, di Micale, luoghi che nell’immaginario collettivo evocano l’eroismo, il sacrificio estremo per la salvezza della patria, sia il conflitto negli ultimi 30 anni del V secolo a.C.

Lo stereotipo delle due πόλεις radicalmente diverse tra loro, è indagato dalla grecista romana, che ne  mette in luce i limiti. In effetti, tutta la Grecia era accomunata dalla stessa religione e dalla stessa struttura dello stato, con un cittadino a capo della  πόλις ed un Consiglio di Anziani, ma era  la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica ad essere diversa.

Anche la παιδεία, la formazione dei giovani, si differenziava fortemente. A Sparta la partecipazione alla vita politica durava tutta la vita con una vera e propria esaltazione dell’ umanità eroica alla base di cui vi era l’onore e l’aspirazione alla gloria conquistata in battaglia. Ad Atene invece, la παιδεία si realizzava attraverso i Ginnasi ed il teatro: i primi erano i luoghi in cui i giovani si allenavano fisicamente e si formavano culturalmente, mentre il teatro svolgeva la sua funzione attraverso la “distanza tragica”, trasportando tutto nel regno del mito.

Il ruolo delle donne ad Atene e Sparta è una tematica molto approfondita dalla Cantarella che ne scandaglia tutti gli aspetti per una visione d’insieme che, pur con le dovute differenze esistenti tra le due città-stato, porta all’immagine di una donna il cui ruolo essenziale era la procreazione.

Ma la parte più interessante del lavoro della Cantarella è senza dubbio quella che riguarda il mito di Sparta e di Atene che ha alimentato varie rivisitazioni, a cominciare dalla fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.

Il mito di Atene nasce dal famoso discorso di Pericle per i morti del primo anno della guerra del Peloponneso, quello di Sparta dai “trecento” caduti alla Termopili.

Il  mito è fuori dal tempo per cui, ancora oggi, Atene nell’immaginario collettivo rievoca la bellezza assoluta, l’armonia e la perfezione a cui giunse l’anima greca  e Sparta, attraverso il sacrificio di Leonida alle Termopili, assurge ad archetipo di ogni eroismo patriottico.

Da Rousseau fino a Trump, passando per Voltaire, Robespierre, Hitler, Clinton e Bush, solo per citarne alcuni, si è cercato di riappropriarsi, di volta in volta, del modello di Stato ideale di Atene o Sparta, da parte di chi auspicava la democrazia o il totalitarismo: il mito continua…

 

 

 

Antonietta Doria

Già docente di Lingue e Letterature Straniere, ama la lettura, la civiltà greca, l'enigmistica e la sua Volcei. Appassionata di antiquariato è una profonda conoscitrice del mondo Shakespeariano, di miti e Leggende. La scrittura è la sua nuova frontiera.

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