Napoli tende la mano a Odessa: Manfredi annuncia il gemellaggio tra le due città

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha annunciato che nascerà un gemellaggio tra la città di Napoli e la città ucraina di Odessa.

Da sempre Napoli allarga le sue braccia al mondo e lo fa anche in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo,  così difficile da vivere ma ancor prima da capire, perchè la guerra resta una tematica incomprensibile soprattutto oggi, nel nuovo millennio, con l’atomica dietro l’angolo.

Così oltre alla solidarietà che dalla città campana ha raggiunto l’Ucraina in questo tormentato periodo di guerra, dobbiamo ricordare che da sempre c’è un filo che, nel corso della Storia, ha unito i due territori, il Golfo di Napoli e quello di Odessa, tra Mediterraneo e mar Nero divisi d 2700 km.

Odessa è più vicina all’Italia di quanto possiamo immaginare. Era il 200 quando i genovesi stabilirino in questo lembo di terra il loro avamposto navale chiamato “Ginestra”. Il primo vero insediamento risulta poi essere stato fondato nel 1794 dal mercenario napoletano di origini spagnole, Giuseppe De Ribasche, divenuto Josè de Ribas,  che  rinominò il villaggio Khadjibev in Odesso, nome mutato in Odessa per volere della zarina Caterina II. L’importante presenza italiana a Odessa nella metà dell’800 era testimoniata, oltre che da importanti strutture architettoniche ideate da architetti italiani, anche dalla presenza di cartelli stradali, listini prezzi, passaporti, scritti in lingua italiana, ritenuta la lingua ufficiale in ambito commerciale. Inoltre, sembrerebbe che la celebre canzone napoletana ‘O sole mio sia stata composta alla fine del XIX secolo da Edoardo Di Capua e Giovanni Capurro, proprio  mentre erano ad Odessa sotto l’impero zarista.

La città di Odessa  che ha sempre rappresentato il principale snodo stradale del sud-ovest dell’Ucraina è il principale porto del Paese con il suo sbocco sul Mar Nero, fondata ufficilamente nel 1794 dall’impero russo nel territorio perso dall’impero ottomano. Durante la Guerra di Crimea (1853-56), venne pesantemente bombardata dalla marina inglese e francese; nel 1905 fu teatro della Rivolta Operaia sostenuta dall’equipaggio della corazzata Potemkin;  la repressione da parte dell’esercito e della cavalleria resta immortalata nel celebre film La corazzata Potemkin di cui celbre resta la scena girata sulla scalinata della città.

La città fu sconvolta da un violentissimo pogrom, sanguinosa sommossa contro la locale comunità ebraica che portò a circa mille morti e cinquemila feriti. Odessa, dopo la Rivluzione Russa, fu occupata dalle milizie fedeli alla Repubbica Popolare Ucraina, poi ci fu il rovesciamento e la nomina del primo soviet,  per poi esseree occupata dall’esercito austroungarico. Dopo la prima Guerra Mondiale, il governo cittadino invocò l’aiuto degli alleati per contrastare i bolscevichi, così fu occupata dalle forze francesi, serbe, polacche e greche. Andate via le forze alleate,  Odessa cadde nelle mani dei bolscevichi, sconfitti dall’Armata Bianca per poi cadere definitivamente nelle mani dell’Armata rossa fino al 1944. Nel secondo dopoguerra Odessa fu ricostruita divennedo parte dell’Ucraina nel 1991.

 

https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0

Antonietta Doria

Già docente di Lingue e Letterature Straniere, ama la lettura, la civiltà greca, l'enigmistica e la sua Volcei. Appassionata di antiquariato è una profonda conoscitrice del mondo Shakespeariano, di miti e Leggende. la scrittura è la sua nuova frontiera.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *