Ferita a Mariupol, operata a Napoli grazie alla rete di solidarietà dei campani

Grazie alla rete di solidarietà dei cittadini campani e della Fondazione Evangelica Betania di Ponticelli, una donna ucraina, rifugiata di guerra  che doveva essere operata all’ospedale di Mariupol, è stata operata a Napoli.

L’intervento di colecistectomia è stato effettuato in laparoscopia dall’equipe del dott. Vincenzo Bottino, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’Ospedale.  La paziente era ospite di una famiglia di Sant’Anastasia.

“L’intervento è andato bene, ma la donna, a cui era già stata pianificata l’operazione, è molto provata, anche psicologicamente. Ha dovuto, infatti, sobbarcarsi il viaggio in condizioni non ottimali rischiando che la patologia degenerasse”, racconta il dott. Bottino che aggiunge “doveva essere operata all’ospedale di Mariupol già diverse settimane fa, ma ha non solo dovuto rinviare l’intervento ma affrontare un viaggio”.

La provincia di Napoli presenta la più alta numerosità di cittadini ucraini (22 mila), seguita da Milano e Roma (entrambe circa 19mila) secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Nazionale ‘Domina’. La Campania è la seconda regione dopo la Lombardia per dimensioni della comunità ucraina con 41.075 presenze (74,3% donne) che rappresentano ben il 16,5% di tutti gli stranieri.

L’Ospedale Evangelico Betania di Napoli da anni è un punto di riferimento sul territorio per la comunità ucraina. Nel 2021 le donne e gli uomini ucraini hanno rappresentato il 35% dei pazienti degli oltre 1.000 pazienti seguiti dagli ambulatori solidali, in prevalenza donne, che lavorano come badanti o nel settore agroalimentare. Con gli ambulatori solidali la Fondazione Betania offre servizi sanitari gratuiti e percorsi solidali di assistenza sociale ai cittadini stranieri e ai migranti ancora non in regola con il permesso di soggiorno.

                    

 

 

 

 

Edoardo Maria Duilio

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