Russia: il mondo della cultura si spacca tra coraggiosi e servili mentre l’Ucraina disperatamente resiste

di Claudia Izzo –

Arriva sempre nella vita il momento in cui dover prendere posizione. Esporsi. Decidere da che parte stare in nome di un ideale, di una convinzione, di un credo, di un’idea. A maggior ragione sono chiamati a farlo intellettuali e artisti, il cui pensiero dovrebbe volare alto, al di là di sovrastrutture, di confini,  di appartenenze, di origini di ogni tipo, per giungere con libertà di pensiero ad una dimensione critica, obiettiva.

Decisione coraggiosa quella presa in piena autonomia da Elena Kovalskaya, direttrice d’orchestra di fama internazionale e direttrice del  teatro statale di Mosca che porta il nome del drammaturgo russo Meyerhold. Il giorno successivo all’aggressione in Ucrania, la direttrice ha infatti presentato le sue dimissioni “E’ impossibile lavorare per un assassino e riscuotere uno stipendio da lui“, mentre l’amministrazione del teatro in questione aveva proibito alle maestranze commenti sulla situazione in Ucraina: ogni protesta o dissenso sarebbero infatti stati considerati tradimento.

In Italia fa eco alla Kovalskaya  la direttrice d’orchestra ucraina Oskana Lyniv, da poche settimane alla guida del Teatro Comunale di Bologna che non ha esitato a levare la sua voce in nome della sua gente e della sua terra …” Adesso Putin sta mostrando la sua vera faccia”…

Lungo l’elenco di personalità russe contro la guerra:l’editrice Irina Prokhorova,  gli scrittori Alexander Tsypkin, Boris Akunin, gli attori Danila Kozlovsky, Irina Starshenbaum, Martina ZudinaKaterina Spitz, Daria Poverennova, Alika Smekhova, i presentatori televisi Ivan Urgant, Anastasia Ivleeva, Ksenia Sobchak, i cantanti Yuri Sshevchuk, Sgey Lazarev, Valery Meladze, Ivan Dorn, Manizha, il giocatore di scacchi Yan Nepomniachtchi,  il giocatore di football Fyodor Smolov, la pallavolista Ekaterina Gamova, i rapper Timati, Noize MC, i comici Alexander Dolgopopov, Denis Alien…

Tuttavia anache innanzi allo scempio che la guerra in atto sta portando con sè che chi ha il “coraggio” di schierrasi dalla parte di Putin. “Costringere a denunciare la terra d’orgine non è giusto” sono le parole del soprano Anna Netrebko, protagonista delle ultime prime alla Scala di Milano. Ma fa anche di più. Dopo aver annunciato la sua assenza sul palco del Piermarini il 9 marzo dove si attendeva “Adriana Lecouvreur”, si schiera al fianco di Valery Gerviev, direttore della Filarmonica di Monaco, fedelissimo di Putin che, come la Netrebko, non ha preso le distanze dalla guerra di Putin e per questo è stato  estromesso da festival e teatri, dalla stessa Filarmonica, dal Teatro alla Scala di Milano  dove avrebbe dovuto dirigere il 5 marzo la dama di Picche ed è stato infine abbandonato anche dal suo agente. E Gerviev non batte ciglio dimettendosi dalla carica di presidente onorario del festival musicale di Edimburgo, dimissioni accettate. E qui vale la pena ricordare che la città di Edimburgo è gemellata con la città di Kiev . Eppure era Gerviev, acclamato dal mondo, alla direzione del concerto simbolico nell’anfiteatro di una Palmira liberata dall’Isis dall’esercito di Damasco con l’aiuto dei militari russi. Insomma Gerviev vive dell’approvazione di Putin.

Il soprano Netrebko, ha detto di condannare la guerra, ma dice di non voler denunciare la terra di origine ed a Milano non verrà: nessuna presa di distanza dall’aggressione all’Ucraina, perchè di questo si tratta. Come se il gap fosse quello relativo al denunciare una terra, un’appartenenza e non i comportamenti aberranti, i crimini di guerra contro l’umanità perpetrati da Putin in questi giorni.Immediata la reazione del direttore generale del Metropolitan Opera di New York, Peter Gelb, che, come ha fatto con tutti i sostenitori di Putin, ha sospeso la collaborazione.

Stare dalla parte sbagliata, in mancanza di coraggio e obiettività, alla luce di un nazionalismo portato alle estreme conseguenze sta soltanto conducendo il mondo verso il baratro.

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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