25 novembre, come nasce la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La storia delle sorelle Mirabal e la scelta del 25 novembre.

Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite  dichiarò il 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, riferendosi “ad ogni atto di violenza di genere capace di arrecare danni o sofferenze fisiche, psicologiche, sessuali, alle minacce di questi atti, alla coercizione o alla privazione della libertà, nella vita pubblica e in quella privata.”

La data non fu scelta a caso. Il 25 novembre 1960 furono uccise le sorelle Aida Patria, Minerva, Maria Teresa Mirabal, tre attiviste rivoluzionarie della Repubblica Dominicana, che si opponevano alla dittatura di Rafael  Leonidas Trujillo. Erano esponenti del “Movimento 14 giugno” un gruppo politico clandestino nel cui ambiente erano conosciute col nome Mariposas (le farfalle). Quel giorno si stavano recando in carcere a far visita ai loro mariti quando furono fermate dai servizi segreti di Trujillo, picchiate e  uccise a bastonate. I corpi massacrati furono riportati in auto per simulare un incidente. L’unica tra le sorelle che si salvò, Dedè, divenne la madre dei suoi nipotini e per tutta la vita testimoniò la violenza di quel regime che aveva perseguitato la sua famiglia.

La figlia di Minerva, Minou Tavarez oggi continua a preservare il ricordo della madre e delle zie e a combattere per l’emancipazione femminile.

Raccontiamo la storia delle sorelle Mirabal e celebriamo il 25 novembre. Ricordiamo però che la violenza di genere è un fenomeno strutturale, per questo motivo è fondamentale che l’impegno di ciascuno di noi contro ogni forma di violenza vada oltre i proclami e le frasi preconfezionate, che spesso servono solo a scaricarci la coscienza, e che si manifesti attraverso azioni costanti e quotidiane.

Clelia Pistillo

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