Terremoto giudiziario al Comune di Salerno, il sindaco Napoli difeso dall’avv. Cecchino Cacciatore
-di Claudia Izzo
Continua il terremoto giudiziario, dopo i 10 arresti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Salerno, Romaniello, per un totale di 29 indagati, oggi anche Gianluca Izzo e Umberto Coscia, amministratore di fatto della cooperativa sociale San Matteo il primo e suo diretto collaboratore, il secondo, sono finiti agli arresti domiciliari. Entrambi sono accusati di minacce perpetrate tramite messaggio audio WhatsApp durante lo svolgimento delle amministrative comunali scorse.
Si tratterebbe di un messaggio intimidatorio, diffuso dunque a mezzo WhatApp, destinato ad un gruppo di una chat composto da lavoratori di un Ente legato all’amministrazione comunale.
“Ve lo dico, mi sono scervellato sezione per sezione, so dove votate e non votate, quindi personalmente me li vado a controllare. Questo non vuol dire niente, vuol dire che da martedì mattina noi facciamo come fate voi, se voi ci state per noi, noi ci siamo per voi, se avete difficoltà o vi siamo sulle palle ditemelo prima altrimenti io mi aspetto i voti che mi sono contati, se voi ci siete noi ci saremo sempre. È vero che non avete un obbligo ma esiste rispetto e correttezza”.
L’audio, inoltrato da Umberto Coscia, era stato confezionato da Gianluca Izzo. Durante le perquisizioni domiciliari è stato anche rinvenuto un elenco con i nomi dei votanti la candidata Alessandra Francese, moglie di Gianluca Izzo.
Su un altro telefono, nell’ambito di una perquisizione domiciliare, sono stati riscontrati, inoltre, messaggi intimidatori inviati in un’altra chat WhatsApp denominata Coop Fatebene Fratelli. Insomma, una voce invitava a rispettare le indicazioni di voto…
Tutto ciò si va ad aggiungere all’inchiesta riguardo alla manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio del Comune di Salerno, per cui risultano agli arresti domiciliari l’ex assessore comunale nell’ultima Giunta Napoli, Giovanni Savastano, detto Nino, ora Consigliere Regionale nelle fila di Campania Libera; Luca Caselli, dirigente del settore Ambiente del Comune di Salerno e, con custodia in carcere, Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale nonché gestore di fatto di diverse altre cooperative.
Indagato anche il primo cittadino di Salerno Enzo Napoli. Quando si dice “il caos” e tutto a pochi giorni dalla rielezione del primo cittadino, Vincenzo Napoli. In molti si chiedono il perchè di questo terremoto a pochi giorni dalle elezioni amministrative visto che l’inchiesta è iniziata già due anni fa. Ed in molti a gran voce chiedono il commissariamento del comune e le dimissioni del primo cittadino. Quest’ultimo, intanto, fa giungere le parole del suo legale, Cecchino Cacciatore:
“Il mio assistito apprende da notizie diffuse e divulgate nella giornata odierna da testate giornalistiche di essere sottoposto ad indagini da parte dell’autorità giudiziaria salernitana.
L’accusa riguarderebbe un suo presunto coinvolgimento per l’affidamento di un servizio di lavaggio delle strade.
In verità, pare che al primo cittadino non venga attribuita alcuna condotta specifica, né alcun interessamento concreto rispetto alla relativa procedura amministrativa.
D’altra parte, non potrebbe essere diversamente dal momento che il detto servizio di pulizia attiene ad una procedura svoltasi in piena emergenza Covid, per un importo assai esiguo (pari a circa 4.000 euro), ma soprattutto di stretta ed esclusiva competenza della società Salerno Pulita. Il Sindaco, pertanto, si dichiara certo di dimostrare la propria estraneità, di chiarire al più presto la propria posizione e chiedere l’archiviazione dell’accusa.”
