Normandia: Emergency ed il mondo intero dice addio a Gino Strada, il medico ateo che, con la sua ONG, ha assistito 11 milioni di pazienti
-di Claudia Izzo-
Da oggi il mondo intero sarà più solo e triste per la morte di Gino Strada, il fondatore di Emergency, l’associazione umanitaria con cui il medico milanese ha promosso la costruzione di ospedali e luoghi di primo soccorso in ben 18 paesi.
Era in Normandia per una vacanza ed improvvisamente, per problemi cardiaci di cui soffriva da tempo, è venuto a mancare, all’età di 73 anni, tra lo sbigottimento di amici e sostenitori in ogni parte del mondo. Una perdita improvvisa quanto dolorosa.
Il suo carattere gli ha sempre imposto di essere in prima linea, come voce libera laica, in difesa degli ultimi, contro ogni guerra e contro ogni forma di oppressione. Uomo di pensiero ed allo stesso tempo d’azione, è’ lui che, famoso medico attivista e filantropo, con la moglie Teresa Sarti, deceduta nel 2009, ha condiviso la vita e quel sogno diventato realtà chiamato Emergency, la ONG nata per la riabilitazione delle vittime delle guerre e delle mine antiuomo che ha fornito assistenza gratuita ad oltre 11 milioni di pazienti.
Si dichiarava infatti “pacifista e contro ogni guerra”, fino ad assumere negli anni, posizioni critiche nei confronti dei governi guidati da Massimo D’Alema, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte proprio per le loro scelte a sostegno della guerra, per la partecipazione del nostro Paese a diversi conflitti, per le politiche sull’immigrazione e i respingimenti. Le critiche dure sono rivolte alla partecipazione dell’Italia all’intervento NATO in Afghanistan – noto anche come Operazione ISAF – che vedeva come una barbarie commessa contro la popolazione afghana in aperta violazione dell’articolo 11 della Costituzione italiana.
E’ lui che nel 2007, assume un ruolo di rilievo nelle trattative per la liberazione della giornalista de La Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, è lui ad opporsi alla politica italiana ed alla sua partecipazione alle guerre. E’ lui ad essere eletto tra i dieci possibili candidati alla Presidenza della Repubblica alle cosiddette “quirinarie” del Movimento 5 Stelle. Si ritirerà in favore di Stefano Rodotà divenendo critico del Movimento stesso; sarà candidato alla successione al Quirinale da parte del Movimento 5 Stelle.
Tanti i riconoscimenti, i premi per la pace, le vite salvate, tante le figure professionali formate tra medici, infermieri, ostetrici che continueranno la sua opera.
Cecilia, la figlia di Gino Strada, dalla morte della madre è alla presidenza della ONG. Ha saputo della morte del padre mentre era impegnata in una missione di soccorso di migranti salvando 85 persone sulle coste libiche; quando si dice che il frutto non cade lontano dall’albero…
Gino Strada continuerò a brillare ed a guidare coloro che hanno creduto nei suoi messaggi d’amore e di filantropia, quello stesso cielo in cui gli è stato dedicato l‘asteroide 248908 Ginostrada.
“Gino Strada: ‘From 1945 onwards 90% of war victims are civilians, 30% of these are children.'” by European Parliament is licensed under CC BY-NC-ND 2.0
