cc: Achille Lauro

Festival di Sanremo: Achille Lauro ed i suoi look

-di Marianna Giugliano-

Achille Lauro (nome d’arte scelto poiché molti associavano il suo nome, Lauro, al cognome del famoso armatore) è un rapper, cantautore, produttore e discografico italiano.

Inizia ad avere maggior successo nel 2017 con il brano Thoiry RMX che si rifà allo stile trap che da qualche anno a questa parte sta spopolando specialmente tra i giovanissimi.

Nel 2019 partecipa per la prima volta a Sanremo, presentando il brano Rolls Royce che si allontana sicuramente dallo stile trap avvicinandosi, invece, ad uno stile rock. Nonostante il successo avuto dalla canzone non riesce comunque a vincere il festival conquistando solo la nona posizione.

Nel 2020 ritorna nuovamente come partecipante di Sanremo, con il brano Me ne frego e questa volta la cosa che stupisce (e che credo tutti ricordino) sono sicuramente i look stravaganti ma allo stesso tempo geniali con cui il cantante si esibisce ogni sera. Achille Lauro porta sul palco dell’Ariston dei personaggi che secondo lui “rappresentano la libertà”: da David Bowie-Ziggy Stardust alla Marchesa Luisa Casati Stampa, oltre che la Regina Elisabetta I.

Quest’anno, in occasione del Festival di Sanremo 2021, Achille Lauro è stato scelto come ospite fisso che, come abbiamo già visto dalle sue esibizioni, anche stavolta è riuscito a stupirci con i suoi look stravaganti ma allo stesso tempo pieni di significato.

Per la prima serata il cantante ha presentato la sua “Lettera all’umanità” trasformandosi in una star del glam rock, facendo riferimento al film del 1998 Velvet Goldmine, ispirato alla vita di David Bowie. Il look è composto da una parrucca turchese, un collare di piume rosa e una tutina argento il tutto completato da un trucco blu e argento creato utilizzando i prodotti Gucci Beauty.

Il culmine si ha quando, durante la performance, il cantante piange lacrime di sangue che gli rigano il volto, andando a creare un ritratto degno dei Cavalieri dello Zodiaco: “Sono il Glam rock. Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente.”.

Per la seconda serata, in cui ha proposto la sua “Bam Bam Twist”, l’artista ha optato per un look molto sobrio, che però è riuscito comunque ad attirare l’attenzione grazie ad un particolare, la parrucca, omaggio ad uno dei miti della musica italiana: Mina. La conferma arriva dal cantante stesso che sui social scrive “Tributo a Mina, donna dal vero animo Rock ‘N’ Roll”!

Per la terza serata del Festival, Achille Lauro si trasforma in una vera e propria statua indossando una tutina aderente e ricoperto di trucco color oro, per immedesimarsi alla perfezione in una divinità greca. In questo modo ha voluto rendere omaggio al genere Pop con la canzone “Penelope” accompagnato dalla voce di Emma Marrone.

Per la penultima serata, ancora una volta firmato Gucci, il cantante ha indossato un abito da sposa bianco ricoperto di piume ed è salito sul palco portando la bandiera e accompagnato da una sorta di remix dell’inno italiano. Durante l’esibizione è stato affiancato da Fiorello che invece ha indossato un abito nero e una corona di spine sul capo.

Infine, per la finalissima del Festival di Sanremo Achille Lauro è riuscito a regalare al pubblico un ultimo quadro ancor più sorprendente degli altri: cantando C’est la vie ha indossato un look in apparenza semplice, un completo di giacca e pantaloni fucsia… in realtà una volta sbottonata la giacca ha mostrato il petto “trafitto” di rose: una sorta di ribellione contro chi continuamente lo attacca o ha in serbo solo commenti negativi e parole pesanti che però ormai non riescono più a ferirlo in alcun modo.

“Quando sono stato omaggiato da Amadeus, che mi ha permesso di essere qui, ho voluto pensare a un progetto molto più ampio della mia zona comfort: ho pensato di fare un viaggio nei generi musicali attraverso delle rappresentazioni, incarnando non un personaggio ma l’essenza del genere”. (Achille Lauro in sala stampa).

 

Marianna Giugliano

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