Sabrina De Canio e i suoi versi teneri-come il pane-
NotePoesia-di Denata Ndreca-
Vorrei tenere insieme tutti i pezzi
come il raspo fa con gli acini,
e non perdere né gli anni né gli amici,
né gli amanti a lungo amati
continuare a sentire il profumo
del bucato di mia madre…
Versi teneri – come il pane – che profuma di ricordi buoni, quelli di Sabrina De Canio (Piacenza, Italia).
Poetessa, performer, traduttrice, condirettrice generale del Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza e direttrice dell’area internazionale del museo, l’unico museo della Poesia al Mondo. Vincitrice del Festival Internazionale di Poesia La piuma di Zivodrag Zivkovic, a Zenica, in Bosnia Erzegovina come la migliore poetessa italiana partecipante del 2019. Le sue poesie sono state pubblicate su antologie, riviste letterarie internazionali e su blog. Autrice di Libera nos a malo, silloge poetica in edizione bilingue (italiano e bosniaco).
Pane
Vorrei tenere insieme tutti i pezzi
come il raspo fa con gli acini,
e non perdere né gli anni né gli amici,
né gli amanti a lungo amati,
continuare a sentire il profumo
del bucato di mia madre
e del latte a colazione.
Ma questa vita ad ogni morso
è un pane che si sbriciola,
se l’appoggi un attimo
qualcuno che sparecchia
se lo porta via.
Come perla
Come perla
mi lascio inanellare
dal fragile filo dei baratti con il tempo
scorro
al ritmo delle mie sorelle fino al nodo
non mi oppongo
al corso che mi è dato
dove il prima e il dopo
solo io conosco
sbiadisco
in fila indiana
nel silenzio prigioniera
di un bagliore incatenato.
Viaggio
dedicata a Pippa Bacca
Bianco
oliva, rosa, rosso,
verde, marrone, nero.
Bianco
giglio di seta
cenere che lava.
Siamo latte
nelle porcellane
del servizio buono
sacre ad ogni partenza.
Siamo l’ago che ricuce
e il filo che si riannoda
fruscianti come libri
nel bianco che ci spegne.